La ricostruzione ossea nei bambini dopo asportazione oncologica o traumatica della porzione metaepifisaria di un osso lungo, non può essere ottenuta in modo ottimale ricorrendo alle metodiche convenzionali. L’epifisi, infatti, oltre a costituire una por- zione di un’articolazione, contiene anche la cartilagine d’accrescimento e quindi sovrintende alla crescita longitudinale dell’osso. Questa caratteristica limita le poten- zialità ricostruttive di opzioni quali le protesi e gli allograft non vascolarizzati. Entrambi sono privi della possibilità di garantire la crescita assiale, sono sottoposti a usura e sono destinati al fallimento a medio o lungo termine. Nella seconda metà degli anni ’80, l’autotrapianto vascolarizzato di epifisi nel bam- bino lasciò la sua dimensione sperimentale per entrare nella pratica clinica. Dopo una fase di assestamento, la tecnica risulta attualmente ben definita e sono disponibili casistiche con follow-up di oltre 10 anni che confermano l’efficacia della metodica. Scopo del presente lavoro è illustrare la nostra esperienza relativa a 27 casi di rico- struzione epifisaria delle ossa lunghe utilizzando l’epifisi prossimale vascolarizzata del perone e una variabile porzione diafisaria, in un gruppo di pazienti di età com- presa tra 2 e 11 anni.

Trapianto epifisario di perone in età peditrica.

CAPANNA, RODOLFO
2005-01-01

Abstract

La ricostruzione ossea nei bambini dopo asportazione oncologica o traumatica della porzione metaepifisaria di un osso lungo, non può essere ottenuta in modo ottimale ricorrendo alle metodiche convenzionali. L’epifisi, infatti, oltre a costituire una por- zione di un’articolazione, contiene anche la cartilagine d’accrescimento e quindi sovrintende alla crescita longitudinale dell’osso. Questa caratteristica limita le poten- zialità ricostruttive di opzioni quali le protesi e gli allograft non vascolarizzati. Entrambi sono privi della possibilità di garantire la crescita assiale, sono sottoposti a usura e sono destinati al fallimento a medio o lungo termine. Nella seconda metà degli anni ’80, l’autotrapianto vascolarizzato di epifisi nel bam- bino lasciò la sua dimensione sperimentale per entrare nella pratica clinica. Dopo una fase di assestamento, la tecnica risulta attualmente ben definita e sono disponibili casistiche con follow-up di oltre 10 anni che confermano l’efficacia della metodica. Scopo del presente lavoro è illustrare la nostra esperienza relativa a 27 casi di rico- struzione epifisaria delle ossa lunghe utilizzando l’epifisi prossimale vascolarizzata del perone e una variabile porzione diafisaria, in un gruppo di pazienti di età com- presa tra 2 e 11 anni.
2005
Innocenti, M; Delcroix, L; Romano G., F; Manfrini, M; Capanna, Rodolfo
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