La alterazione dello stato di coscienza costituisce l’elemento caratterizzante della maggior parte dei traumi cranici e delle GCA in genere: la sua gravità e persistenza rappresenta la principale variabile in grado di determinare la disabilità residua, in particolare per quanto riguarda le menomazioni cognitive e comportamentali che a loro volta sono le maggiori determinanti della perdita di capacità di partecipazione sociale di tali pazienti. In ambito medico è stato raggiunto negli ultimi anni ampio consenso sulla tassonomia delle condizioni di alterazione globale della coscienza, per cui, qualunque sia la causa che ha determinato il verificarsi di un disturbo di coscienza, esso può essere classificato in: coma, stato vegetativo, stato di minima coscienza, mutismo acinetico.
Clinica delle gravi cerebrolesioni acquisite
CARBONCINI, MARIA CHIARA
2014-01-01
Abstract
La alterazione dello stato di coscienza costituisce l’elemento caratterizzante della maggior parte dei traumi cranici e delle GCA in genere: la sua gravità e persistenza rappresenta la principale variabile in grado di determinare la disabilità residua, in particolare per quanto riguarda le menomazioni cognitive e comportamentali che a loro volta sono le maggiori determinanti della perdita di capacità di partecipazione sociale di tali pazienti. In ambito medico è stato raggiunto negli ultimi anni ampio consenso sulla tassonomia delle condizioni di alterazione globale della coscienza, per cui, qualunque sia la causa che ha determinato il verificarsi di un disturbo di coscienza, esso può essere classificato in: coma, stato vegetativo, stato di minima coscienza, mutismo acinetico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.