L’impianto di protesi Baha (Bone-anchored hearing aid) è entrato nella pratica clinica da, ormai, più di trent’anni per il trattamento dell’ipoacusia bilaterale trasmissiva e mista e da più di dieci anni per il trattamento della sordità neurosensoriale monolaterale (SSD). E’ noto da tempo come, nei pazienti affetti da SSD, sia necessaria l’attenuazione dell’output dell’impianto al le basse frequenze. Ma non è chiaro, se la stessa attenuazione possa migliorare la performance uditiva in pazienti affetti da ipoacusia bilaterale, come nel caso di pazienti affetti da otosclerosi o otite media cronica. Lo scopo dello studio è quello di individuare il guadagno dell’impianto BAHA alle basse frequenze in modo da ottenere una buona performance uditiva in pazienti affetti da diverse patologie e di verificare se l’attenuazione delle basse frequenze sia utile anche nelle sordità bilaterali. Per lo studio sono stati analizzati retrospettivamente i dati clinici di 98 pazienti sottoposti ad impianto di protesi BAHA presso il reparto di Audiologia e Foniatria Universitaria dell’Ospedale di Pisa. Tra i pazienti selezionati per lo studio, 14 erano affetti da sordità neurosensoriale monolaterale, 6 da ipoacusia mista bilaterale dovuta ad otosclerosi, 24 da ipoacusia mista bilaterale causata da otite media o da esiti di chirurgia sull’orecchio e 14 da ipoacusia di conduzione monolaterale dovuta ad atresia auris. Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad otomicroscopia, audiometria tonale (in cuffia e in campo libero), audiometria vocale, impedenziometria e valutazione del riflesso stapediale. Per i processori BAHA sono stati utilizzati software 4.0 e 5.0 che permettono di regolare la potenza della vibrazione per le singole frequenze così da poter fornire al paziente la migliore sensazione uditiva. E’ stata valutata, quindi, la differenza tra il guadagno predefinito e quello associato alla migliore sensazione uditiva ottenibile per il paziente, e indicato come guadagno differenziale (GD). In tutti i casi riportati la soglia uditiva in campo libero è risultata migliorata dopo l’impianto. Il riconoscimento vocale è migliorato dopo alcune sessioni di mappaggio del processore. Il guadagno differenziale a 250 Hz è risultato negativo non solo nei soggetti affetti da SSD, come era atteso, ma anche in quelli con ipoacusia mista per otite media, timpanosclerosi o otosclerosi. Il GD era positivo solo nei soggetti con ipoacusia trasmissiva. L’impianto BAHA è un’eccellente protesi uditiva ma sembra dare distorsione del segnale alle basse frequenze. La nostra convinzione è che questo comportamento sia da ricondurre alle caratteristiche intrinseche di trasmissione del suono per via ossea, in particolare al meccanismo legato all’inerzia dei fluidi labirintici. Infatti, se le finestre sono normali e i movimenti dei fluidi cocleari sono liberi, come nel caso di pazienti con ipoacusia di conduzione dovuta ad atresia auris o nei pazienti sottoposti ad interventi sull'orecchio con scarso recupero uditivo, il guadagno dell’impianto può essere neutro o positivo. Al contrario, se il meccanismo di conduzione risulta danneggiato, come nel caso dell’otosclerosi, si verificherà distorsione della trasmissione del suono alle basse frequenze, che dovrà essere ridotta mediante l’attenuazione dell’output delle stesse.

L’attenuazione per le basse frequenze per la protesi BAHA

Lazzerini, F.;BRUSCHINI, LUCA;Forli, F.;BERRETTINI, STEFANO
2016-01-01

Abstract

L’impianto di protesi Baha (Bone-anchored hearing aid) è entrato nella pratica clinica da, ormai, più di trent’anni per il trattamento dell’ipoacusia bilaterale trasmissiva e mista e da più di dieci anni per il trattamento della sordità neurosensoriale monolaterale (SSD). E’ noto da tempo come, nei pazienti affetti da SSD, sia necessaria l’attenuazione dell’output dell’impianto al le basse frequenze. Ma non è chiaro, se la stessa attenuazione possa migliorare la performance uditiva in pazienti affetti da ipoacusia bilaterale, come nel caso di pazienti affetti da otosclerosi o otite media cronica. Lo scopo dello studio è quello di individuare il guadagno dell’impianto BAHA alle basse frequenze in modo da ottenere una buona performance uditiva in pazienti affetti da diverse patologie e di verificare se l’attenuazione delle basse frequenze sia utile anche nelle sordità bilaterali. Per lo studio sono stati analizzati retrospettivamente i dati clinici di 98 pazienti sottoposti ad impianto di protesi BAHA presso il reparto di Audiologia e Foniatria Universitaria dell’Ospedale di Pisa. Tra i pazienti selezionati per lo studio, 14 erano affetti da sordità neurosensoriale monolaterale, 6 da ipoacusia mista bilaterale dovuta ad otosclerosi, 24 da ipoacusia mista bilaterale causata da otite media o da esiti di chirurgia sull’orecchio e 14 da ipoacusia di conduzione monolaterale dovuta ad atresia auris. Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad otomicroscopia, audiometria tonale (in cuffia e in campo libero), audiometria vocale, impedenziometria e valutazione del riflesso stapediale. Per i processori BAHA sono stati utilizzati software 4.0 e 5.0 che permettono di regolare la potenza della vibrazione per le singole frequenze così da poter fornire al paziente la migliore sensazione uditiva. E’ stata valutata, quindi, la differenza tra il guadagno predefinito e quello associato alla migliore sensazione uditiva ottenibile per il paziente, e indicato come guadagno differenziale (GD). In tutti i casi riportati la soglia uditiva in campo libero è risultata migliorata dopo l’impianto. Il riconoscimento vocale è migliorato dopo alcune sessioni di mappaggio del processore. Il guadagno differenziale a 250 Hz è risultato negativo non solo nei soggetti affetti da SSD, come era atteso, ma anche in quelli con ipoacusia mista per otite media, timpanosclerosi o otosclerosi. Il GD era positivo solo nei soggetti con ipoacusia trasmissiva. L’impianto BAHA è un’eccellente protesi uditiva ma sembra dare distorsione del segnale alle basse frequenze. La nostra convinzione è che questo comportamento sia da ricondurre alle caratteristiche intrinseche di trasmissione del suono per via ossea, in particolare al meccanismo legato all’inerzia dei fluidi labirintici. Infatti, se le finestre sono normali e i movimenti dei fluidi cocleari sono liberi, come nel caso di pazienti con ipoacusia di conduzione dovuta ad atresia auris o nei pazienti sottoposti ad interventi sull'orecchio con scarso recupero uditivo, il guadagno dell’impianto può essere neutro o positivo. Al contrario, se il meccanismo di conduzione risulta danneggiato, come nel caso dell’otosclerosi, si verificherà distorsione della trasmissione del suono alle basse frequenze, che dovrà essere ridotta mediante l’attenuazione dell’output delle stesse.
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