L'obiettivo del capitolo è analizzare il ruolo degli imprenditori in Italia, sia in chiave di comparazione internazionale sia nel corso del tempo, utilizzando i dati economici disponibili. Essi consentono di dividere le funzioni imprenditoriali in tre sottoinsiemi: (i) l'assunzione del rischio d'impresa; (ii) il riconoscimento di opportunità; (iii) l'introduzioni di innovazioni. L'alto tasso di lavoro indipendente e le risposte alle indagini di Eurobarometro e della banca d'Italia indicano che gli italiani hanno un'alta propensione ad assumersi il rischio di impresa. In questo senso, sono sicuramente un popolo ad alta vocazione imprenditoriale. Come negli altri paesi avanzati, anche in Italia i lavoratori indipendenti sono soprattutto uomini, spesso residenti nel luogo dove sono nati e con una rilevante esperienza lavorativa. Una quota siglificativa dei lavoratori in proprio è stata spinta dalla mancanza di alternative. Ma persino chi riconosce questa circostanza dichiara di aver avuto anche altre motivazioni come quella di sviluppare un'idea di business. I dati disponibili mostrano anche che, nelle principali economie avanzate, il contributo delle nuove iniziative imprenditoriali allo sviluppo economico si è indebolito negli ultimi lustri. Si tratta di una tendenza iniziata prima della crisi ma che probabilmente dalla crisi è stata rafforzata e le cui cause restano ancora da comprendere a pieno.

Gli imprenditori nei dati economici

SYLOS LABINI, MAURO
2016-01-01

Abstract

L'obiettivo del capitolo è analizzare il ruolo degli imprenditori in Italia, sia in chiave di comparazione internazionale sia nel corso del tempo, utilizzando i dati economici disponibili. Essi consentono di dividere le funzioni imprenditoriali in tre sottoinsiemi: (i) l'assunzione del rischio d'impresa; (ii) il riconoscimento di opportunità; (iii) l'introduzioni di innovazioni. L'alto tasso di lavoro indipendente e le risposte alle indagini di Eurobarometro e della banca d'Italia indicano che gli italiani hanno un'alta propensione ad assumersi il rischio di impresa. In questo senso, sono sicuramente un popolo ad alta vocazione imprenditoriale. Come negli altri paesi avanzati, anche in Italia i lavoratori indipendenti sono soprattutto uomini, spesso residenti nel luogo dove sono nati e con una rilevante esperienza lavorativa. Una quota siglificativa dei lavoratori in proprio è stata spinta dalla mancanza di alternative. Ma persino chi riconosce questa circostanza dichiara di aver avuto anche altre motivazioni come quella di sviluppare un'idea di business. I dati disponibili mostrano anche che, nelle principali economie avanzate, il contributo delle nuove iniziative imprenditoriali allo sviluppo economico si è indebolito negli ultimi lustri. Si tratta di una tendenza iniziata prima della crisi ma che probabilmente dalla crisi è stata rafforzata e le cui cause restano ancora da comprendere a pieno.
2016
SYLOS LABINI, Mauro
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