Antro, cava, caverna, cripta, grotta, tutti sinonimi di un rapporto che l’architettura intesse con la superficie, l’illuminazione degli spazi interni e che segna il capovolgimento del valore dell’involucro: qui infatti la pelle esterna diviene puro interno, qui il pieno si fa vuoto invertendo i canoni classici del costruire sulla terra. Alcuni sono recuperi di vuoti esistenti, altri scavano, tagliano, bucano la roccia, altri ancora modellano in maniera “naturalmente” artificiale la copertura. Ma tutti alla ricerca di una lama di luce che squarci il buio che da sempre avvolge non solo fisicamente, questi luoghi inabitati.

Sub-stanz(i)a

BOSCHI, ANTONELLO
2016-01-01

Abstract

Antro, cava, caverna, cripta, grotta, tutti sinonimi di un rapporto che l’architettura intesse con la superficie, l’illuminazione degli spazi interni e che segna il capovolgimento del valore dell’involucro: qui infatti la pelle esterna diviene puro interno, qui il pieno si fa vuoto invertendo i canoni classici del costruire sulla terra. Alcuni sono recuperi di vuoti esistenti, altri scavano, tagliano, bucano la roccia, altri ancora modellano in maniera “naturalmente” artificiale la copertura. Ma tutti alla ricerca di una lama di luce che squarci il buio che da sempre avvolge non solo fisicamente, questi luoghi inabitati.
2016
Boschi, Antonello
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/812384
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