Dalla lettura dell’Introduzione di D. Lanza alla Poetica di Aristotele (384/3 a.C.) emerge esplicitamente come il trattato del filosofo stagirita costituisca la fonte primaria comune a tutti gli studi sul teatro antico. La Poetica è stata scritta probabilmente dopo il 335/4 a.C., anni in cui Aristotele è ad Atene ed insegna nel Liceo. Molte sono le interpretazioni della pagina più famosa di questo trattato, che elenca le caratteristiche proprie di ogni genere drammatico ed indica l'origine di tragedia e commedia. Ripercorrendo queste origini, il saggio si addentra nella fitta rete di rimandi cultuali e antropologici che hanno portato il rito a codificarsi come teatro, affrontando in particolare il teatro comico e la maschera del satiro, attraverso un'indagine anche sull'iconografia.
Komos e Satyricon: l’improvvisazione prima dell’imitazione
MARINAI, EVA
2000-01-01
Abstract
Dalla lettura dell’Introduzione di D. Lanza alla Poetica di Aristotele (384/3 a.C.) emerge esplicitamente come il trattato del filosofo stagirita costituisca la fonte primaria comune a tutti gli studi sul teatro antico. La Poetica è stata scritta probabilmente dopo il 335/4 a.C., anni in cui Aristotele è ad Atene ed insegna nel Liceo. Molte sono le interpretazioni della pagina più famosa di questo trattato, che elenca le caratteristiche proprie di ogni genere drammatico ed indica l'origine di tragedia e commedia. Ripercorrendo queste origini, il saggio si addentra nella fitta rete di rimandi cultuali e antropologici che hanno portato il rito a codificarsi come teatro, affrontando in particolare il teatro comico e la maschera del satiro, attraverso un'indagine anche sull'iconografia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.