Introduzione: L’Artroprotesi totale di anca è una procedura di chirurgia ortopedica maggiore molto comune per il trattamento delle patologie degenerative dell’articolazione coxo-femorale. L’elevato numero di pazienti coinvolti, il grande impatto della procedura sulla qualità della vita e la gravità delle conseguenze del fallimento, rendono ragione degli sforzi ancora oggi eseguiti per lo sviluppo di protesi sicure e durature nel tempo. Il successo a lungo termine di un impianto protesico è frutto di delicati meccanismi che si creano tra osso e protesi: “interazione osso-protesi favorevole”. Il riassorbimento osseo periprotesico a medio-lungo termine, che si sviluppa principalmente a livello della porzione metafisaria prossimale di femore, rappresenta uno dei maggiori rischi di fallimento dell’impianto. Per lo studio in vivo di tale fenomeno la Moc DEXA viene descritta in letteratura come la metodica più sensibile nel rilevare anche le minime variazioni di densità ossea già in fase precoce (> del 3-4%), al contrario della RX che rileva variazioni di densità solo se >del 30-40%. Lo scopo di questo studio è valutare gli effetti esercitati dallo stelo corto con conservazione di collo a presa metafisaria BBraun Metha sulla densità ossea priprotesica in tutte le 7 aree di Gruen, così da definire il trend che questo stelo esercita sul riassorbimento osseo periprotesico. Tale valutazione può predire la longevità e la stabilità dell’impianto a lungo termine. A tale proposito, i pazienti sono stati valutati con un follow-up densitometrico, clinico e radiografico segnalando le alterazioni evidenziate nel corso di 48 mesi. Materiali e Metodi: In accordo con i criteri di inclusione e di esclusione prestabiliti, 20 pazienti (10 uomini e 10 donne) con età media di 59 anni (range 43-74), sono stati arruolati nello studio. Tutti i pazienti sono stati operati dallo stesso chirurgo e con la medesima via d’accesso (Accesso postero-laterale secondo Gibson-Moore). Tutti sono stati valutati clinicamente (Harris Hip Score e Womac Score), radiograficamente (Rx in AP e in LL) e tramite Dexa (7 zone di Gruen) secondo un protocollo definito: a T0 (entro sei mesi dall’impianto), a T12 (dopo 12 mesi dall’impianto) a T24 (dopo 24 mesi dall’impianto) a T36 (dopo 36 mesi dall’impianto) a T48 (dopo 48 mesi dall’impianto). Risultati: Harris hip score (HHS) e il Womac score sono migliorati significativamente. Radiograficamente non si sono verificate aree di radiolucenza in tutti i controlli. Abbiamo avuto 2 casi di calcificazioni visibili radiograficamente, ma clinicamente non rilevanti. Nessuno stelo è stato revisionato. Non si sono verificati episodi di lussazione. Non sono state documentate infezioni. Il BMD periprotesico da T0 a T48 ha mostrato il seguente andamento: (R1 aumentato da 0.73 g/cm2 a 0.73 g/cm2; R2 aumentato da 1.3 g/cm2 a 1.49 g/cm2; R3 aumentato da 1.57 g/cm2 a 1.64 g/cm2; R4 aumentato da 1.57 g/cm2 a 1.59 g/cm2; R5 aumentato da 1.52 g/cm2 a 1.68 g/cm2; R6 aumentato da 1.29 g/cm2 a 1.52 g/cm2; R7 è lievemente calato da 1.07 g/cm2 a 1.02 g/cm2). Discussione: Dopo un follow-up a lungo termine di 48 mesi è possibile affermare che il trend del BMD periprotesico è stato positivo in tutte le aree di Gruen ad eccezione della zona del Calcar (R7), evitando il riassorbimento delle aree prossimali metafisarie che potrebbe a lungo, minare la stabilità e la longevità dell’impianto stesso. Si evidenzia inoltre che i cambiamenti della densità ossea periprotesica si sono verificati principalmente dal 24 mese in poi. Risultati statisticamente significativi (Wilcoxon signed-ranks test, P<0.05) si sono documentati nelle regioni R5 e R6 a 24, 36 e 48 mesi. Conclusioni: Lo stelo Metha® quindi, grazie alla presa metafisaria con conservazione del collo, riesce a ridurre il riassorbimento periprotesico prossimale tipico degli steli lunghi tipo Zwiemuller, prospettando una maggior longevità dell’impianto stesso. Purtroppo però è stata riscontrata, dal confronto dei nostri risultai coi risultati di altri studi presenti in letteratura, una discreta variazione dei valori densitometrici in base all’orientamento dello stelo (in varo e in valgo), evidenziandosi una variabilità dei risultati operatore dipendente. Secondo il nostro studio, quindi si può concludere che lo Stelo Metha® BBraun dopo 48 mesi di follow-up ha influenzato positivamente il riassorbimento osseo periprotesico specialmente nelle aree più prossimali anche se i valori Dexa possono essere influenzati dal diverso orientamento dello stelo operatore dipendente. Quindi, si dimostra una protesi sicura e presumibilmente longeva, ma difficile e variabile in base alle capacità del chirurgo.

VALUTAZIONE DEL RIASSORBIMENTO OSSEO PERIPROTESICO DOPO PRIMO IMPIANTO DI PROTESI D’ANCA CON STELO CORTO B-BRAUN METHA: RISULTATI DOPO 48 MESI DI FOLLOW-UP

CIAPINI, GIANLUCA;PARCHI, PAOLO DOMENICO;CASTELLINI, IACOPO;MANNUCCI, CLAUDIA;LISANTI, MICHELE
2015-01-01

Abstract

Introduzione: L’Artroprotesi totale di anca è una procedura di chirurgia ortopedica maggiore molto comune per il trattamento delle patologie degenerative dell’articolazione coxo-femorale. L’elevato numero di pazienti coinvolti, il grande impatto della procedura sulla qualità della vita e la gravità delle conseguenze del fallimento, rendono ragione degli sforzi ancora oggi eseguiti per lo sviluppo di protesi sicure e durature nel tempo. Il successo a lungo termine di un impianto protesico è frutto di delicati meccanismi che si creano tra osso e protesi: “interazione osso-protesi favorevole”. Il riassorbimento osseo periprotesico a medio-lungo termine, che si sviluppa principalmente a livello della porzione metafisaria prossimale di femore, rappresenta uno dei maggiori rischi di fallimento dell’impianto. Per lo studio in vivo di tale fenomeno la Moc DEXA viene descritta in letteratura come la metodica più sensibile nel rilevare anche le minime variazioni di densità ossea già in fase precoce (> del 3-4%), al contrario della RX che rileva variazioni di densità solo se >del 30-40%. Lo scopo di questo studio è valutare gli effetti esercitati dallo stelo corto con conservazione di collo a presa metafisaria BBraun Metha sulla densità ossea priprotesica in tutte le 7 aree di Gruen, così da definire il trend che questo stelo esercita sul riassorbimento osseo periprotesico. Tale valutazione può predire la longevità e la stabilità dell’impianto a lungo termine. A tale proposito, i pazienti sono stati valutati con un follow-up densitometrico, clinico e radiografico segnalando le alterazioni evidenziate nel corso di 48 mesi. Materiali e Metodi: In accordo con i criteri di inclusione e di esclusione prestabiliti, 20 pazienti (10 uomini e 10 donne) con età media di 59 anni (range 43-74), sono stati arruolati nello studio. Tutti i pazienti sono stati operati dallo stesso chirurgo e con la medesima via d’accesso (Accesso postero-laterale secondo Gibson-Moore). Tutti sono stati valutati clinicamente (Harris Hip Score e Womac Score), radiograficamente (Rx in AP e in LL) e tramite Dexa (7 zone di Gruen) secondo un protocollo definito: a T0 (entro sei mesi dall’impianto), a T12 (dopo 12 mesi dall’impianto) a T24 (dopo 24 mesi dall’impianto) a T36 (dopo 36 mesi dall’impianto) a T48 (dopo 48 mesi dall’impianto). Risultati: Harris hip score (HHS) e il Womac score sono migliorati significativamente. Radiograficamente non si sono verificate aree di radiolucenza in tutti i controlli. Abbiamo avuto 2 casi di calcificazioni visibili radiograficamente, ma clinicamente non rilevanti. Nessuno stelo è stato revisionato. Non si sono verificati episodi di lussazione. Non sono state documentate infezioni. Il BMD periprotesico da T0 a T48 ha mostrato il seguente andamento: (R1 aumentato da 0.73 g/cm2 a 0.73 g/cm2; R2 aumentato da 1.3 g/cm2 a 1.49 g/cm2; R3 aumentato da 1.57 g/cm2 a 1.64 g/cm2; R4 aumentato da 1.57 g/cm2 a 1.59 g/cm2; R5 aumentato da 1.52 g/cm2 a 1.68 g/cm2; R6 aumentato da 1.29 g/cm2 a 1.52 g/cm2; R7 è lievemente calato da 1.07 g/cm2 a 1.02 g/cm2). Discussione: Dopo un follow-up a lungo termine di 48 mesi è possibile affermare che il trend del BMD periprotesico è stato positivo in tutte le aree di Gruen ad eccezione della zona del Calcar (R7), evitando il riassorbimento delle aree prossimali metafisarie che potrebbe a lungo, minare la stabilità e la longevità dell’impianto stesso. Si evidenzia inoltre che i cambiamenti della densità ossea periprotesica si sono verificati principalmente dal 24 mese in poi. Risultati statisticamente significativi (Wilcoxon signed-ranks test, P<0.05) si sono documentati nelle regioni R5 e R6 a 24, 36 e 48 mesi. Conclusioni: Lo stelo Metha® quindi, grazie alla presa metafisaria con conservazione del collo, riesce a ridurre il riassorbimento periprotesico prossimale tipico degli steli lunghi tipo Zwiemuller, prospettando una maggior longevità dell’impianto stesso. Purtroppo però è stata riscontrata, dal confronto dei nostri risultai coi risultati di altri studi presenti in letteratura, una discreta variazione dei valori densitometrici in base all’orientamento dello stelo (in varo e in valgo), evidenziandosi una variabilità dei risultati operatore dipendente. Secondo il nostro studio, quindi si può concludere che lo Stelo Metha® BBraun dopo 48 mesi di follow-up ha influenzato positivamente il riassorbimento osseo periprotesico specialmente nelle aree più prossimali anche se i valori Dexa possono essere influenzati dal diverso orientamento dello stelo operatore dipendente. Quindi, si dimostra una protesi sicura e presumibilmente longeva, ma difficile e variabile in base alle capacità del chirurgo.
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