INTRODUZIONE A seguito dell’emergenza smog avvenuta in Italia nei mesi di dicembre 2015 e gennaio 2016 abbiamo cercato di valutare, utilizzando sorgenti multiple, la consapevolezza dei cittadini sui temi dell'inquinamento atmosferico e i comportamenti virtuosi adottati per contrastarlo, METODI Dal 1 Marzo 2014 al 31 Marzo 2016 abbiamo valutato la copertura della stampa nazionale e locale, il numero di ricerche sul web, l’interesse su Twitter e il numero di superamenti del PM10 in Toscana. Un’analisi qualitativa è stata condotta sugli articoli (n = 198) dei due principali quotidiani toscani pubblicati dal 1 Dicembre 2015 al 29 Febbraio 2016. Infine è stato raccolto un questionario da 598 genitori coinvolti nel progetto MAPEC_LIFE (LIFE12 ENV/IT/00614). RISULTATI Tra Dicembre 2015 e Gennaio 2016 si è verificato un picco d’interesse con un aumento del numero degli articoli, delle ricerche sul web e dei tweet su Twitter (vedi figura). La maggior parte degli articoli contiene informazioni sul numero di superamenti (n=105) e sulle ordinanze (n=102) mentre pochi includono gli effetti sulla salute (n=25), i comportamenti e gli stili di vita (n=26). I questionari evidenziano che il 57,69% dei partecipanti ritiene determinante il ruolo del cittadino nella riduzione dell’inquinamento ma attribuisce un ruolo maggiore alle istituzioni politiche e di protezione ambientale. I comportamenti virtuosi adottati variano dal 91,69% per la raccolta differenziata al 33,24% per l’uso dei mezzi pubblici; i principali ostacoli sono i costi e la mancanza di tempo (33,29%) e il mancato supporto da parte delle istituzioni (27,52%). Inoltre il 57,31% ritiene rilevante il ruolo dei bambini nella promozione dei comportamenti virtuosi in famiglia. CONCLUSIONI Questo studio potrebbe essere utile per promuovere programmi di educazione dei cittadini ma ulteriori ricerche sono necessarie per individuare gli ostacoli che impediscono l’adozione di comportamenti positivi verso l’ambiente.

Inquinamento atmosferico e salute umana: studio su attitudini e comportamenti dei cittadini con dati provenienti da sorgenti multiple (questionari, web, stampa e Twitter)

DONZELLI, GABRIELE;CARDUCCI, ANNALAURA;VERANI, MARCO;CASINI, BEATRICE;MASCAGNI, GIULIA;
2016-01-01

Abstract

INTRODUZIONE A seguito dell’emergenza smog avvenuta in Italia nei mesi di dicembre 2015 e gennaio 2016 abbiamo cercato di valutare, utilizzando sorgenti multiple, la consapevolezza dei cittadini sui temi dell'inquinamento atmosferico e i comportamenti virtuosi adottati per contrastarlo, METODI Dal 1 Marzo 2014 al 31 Marzo 2016 abbiamo valutato la copertura della stampa nazionale e locale, il numero di ricerche sul web, l’interesse su Twitter e il numero di superamenti del PM10 in Toscana. Un’analisi qualitativa è stata condotta sugli articoli (n = 198) dei due principali quotidiani toscani pubblicati dal 1 Dicembre 2015 al 29 Febbraio 2016. Infine è stato raccolto un questionario da 598 genitori coinvolti nel progetto MAPEC_LIFE (LIFE12 ENV/IT/00614). RISULTATI Tra Dicembre 2015 e Gennaio 2016 si è verificato un picco d’interesse con un aumento del numero degli articoli, delle ricerche sul web e dei tweet su Twitter (vedi figura). La maggior parte degli articoli contiene informazioni sul numero di superamenti (n=105) e sulle ordinanze (n=102) mentre pochi includono gli effetti sulla salute (n=25), i comportamenti e gli stili di vita (n=26). I questionari evidenziano che il 57,69% dei partecipanti ritiene determinante il ruolo del cittadino nella riduzione dell’inquinamento ma attribuisce un ruolo maggiore alle istituzioni politiche e di protezione ambientale. I comportamenti virtuosi adottati variano dal 91,69% per la raccolta differenziata al 33,24% per l’uso dei mezzi pubblici; i principali ostacoli sono i costi e la mancanza di tempo (33,29%) e il mancato supporto da parte delle istituzioni (27,52%). Inoltre il 57,31% ritiene rilevante il ruolo dei bambini nella promozione dei comportamenti virtuosi in famiglia. CONCLUSIONI Questo studio potrebbe essere utile per promuovere programmi di educazione dei cittadini ma ulteriori ricerche sono necessarie per individuare gli ostacoli che impediscono l’adozione di comportamenti positivi verso l’ambiente.
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