L'autore, muovendo dalle nuove direttive europee su appalti e concessioni, dopo aver ricostruito la nozione di gruppo economico consolidato in un ente pubblico, per la prima volta normato dal diritto europeo, tenta di dimostrare la necessità di introdurre una disciplina speciale del potere di direzione-coordinamento di tali gruppi economici in mano pubblica, indispensabile per garantire che l’intervento nell’economia si consumi nell’intento di dominare il mercato, conformandolo o comunque sfruttandone i benefici, evitando di subirne gli intrinseci meccanismi con l’esito di restare da questo dominato. L'esigenza sembra divenire impellente a causa della trasformazione in corso delle gestioni in house, ancorchè sotto forma di gruppo, a gestioni rimesse a entità aggregate molto spesso quotate, senza alcuna mitigazione ottenuta tramite qualsiasi possibile strumento di diritto amministrativo che consenta di tutelare le ragioni d’interesse generale sottese ad ogni servizio di pubblica utilità. A questo si aggiunga che la direttiva concessioni sembra avvicinare l’atto di affidamento al contratto piuttosto che al provvedimento, assimilando, di fatto, la concessione all’appalto con il conseguente scemare dei tradizionalmente connessi pubblici poteri . Allo scopo, si cerca di contestualizzare al meglio il gruppo economico nella grammatica giuridica del nuovo Codice sui contratti pubblici, sostenendo che esso possa essere ricompreso in un’ipotesi di partenariato.

Il gruppo economico nelle nuove direttive appalti e concessioni. Prolegomeni ai processi nazionali di aggregazione di società partecipate

PASSALACQUA, MICHELA
2016-01-01

Abstract

L'autore, muovendo dalle nuove direttive europee su appalti e concessioni, dopo aver ricostruito la nozione di gruppo economico consolidato in un ente pubblico, per la prima volta normato dal diritto europeo, tenta di dimostrare la necessità di introdurre una disciplina speciale del potere di direzione-coordinamento di tali gruppi economici in mano pubblica, indispensabile per garantire che l’intervento nell’economia si consumi nell’intento di dominare il mercato, conformandolo o comunque sfruttandone i benefici, evitando di subirne gli intrinseci meccanismi con l’esito di restare da questo dominato. L'esigenza sembra divenire impellente a causa della trasformazione in corso delle gestioni in house, ancorchè sotto forma di gruppo, a gestioni rimesse a entità aggregate molto spesso quotate, senza alcuna mitigazione ottenuta tramite qualsiasi possibile strumento di diritto amministrativo che consenta di tutelare le ragioni d’interesse generale sottese ad ogni servizio di pubblica utilità. A questo si aggiunga che la direttiva concessioni sembra avvicinare l’atto di affidamento al contratto piuttosto che al provvedimento, assimilando, di fatto, la concessione all’appalto con il conseguente scemare dei tradizionalmente connessi pubblici poteri . Allo scopo, si cerca di contestualizzare al meglio il gruppo economico nella grammatica giuridica del nuovo Codice sui contratti pubblici, sostenendo che esso possa essere ricompreso in un’ipotesi di partenariato.
2016
Passalacqua, Michela
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/827748
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