Scavi archeologici effettuati nel convento di S. Francesco a Lucca hanno portato alla luce le sepolture appartenenti all’aristocratica casata dei Guinigi, una potente famiglia di commercianti e banchieri di Lucca, che nel 1392 assunse il potere e governò il paesela città fino al 1429. All’interno dell’ampia tomba collettiva nella quale vennero sepolti ed accatastati i resti dei Guinigi, nell’arco di oltre due secoli, venne è stata rinvenuta una protesi dentaria in oro. La protesi, disconnessa dall’arcata dentaria e mescolata a numerosi elementi ossei delocalizzati, giaceva sul fondo della tomba, ma a causa di rimaneggiamenti ed altri eventi tafonomici incorsi nel tempo, non è stato possibile effettuare un’esatta datazione archeologica, anche se alcuni elementi suggeriscono un’attribuzione ai primi anni del XVII secolo. La protesi dentale è costituita da cinque denti collegati tra loro da una lamina in oro per sostituire l'arcata dentale anteriore della mandibola. I denti utilizzati non appartengono al medesimo individuo, in quanto alcuni elementi sono ripetuti. Il deposito di tartaro su di essa indica che venne utilizzata per un certo periodo di tempo. L’esame macroscopico e la Micro CT hanno rivelato le modalità di realizzazione della protesi dentaria, mentre l’analisi al SEM ha permesso di individuare la composizione e la microstruttura delle leghe metalliche utilizzate per la sua realizzazione. La protesi rappresenta un caso unico e tecnologicamente avanzato di odontoiatria agli inizi dell’Età Moderna.

Una protesi dentaria agli inizi dell’Età Moderna

MINOZZI, SIMONA;ANIS ISHAK NAKHLA, RANDA;DE SANCTIS, MASSIMO;FORNACIARI, ANTONIO;GIUFFRA, VALENTINA
2016-01-01

Abstract

Scavi archeologici effettuati nel convento di S. Francesco a Lucca hanno portato alla luce le sepolture appartenenti all’aristocratica casata dei Guinigi, una potente famiglia di commercianti e banchieri di Lucca, che nel 1392 assunse il potere e governò il paesela città fino al 1429. All’interno dell’ampia tomba collettiva nella quale vennero sepolti ed accatastati i resti dei Guinigi, nell’arco di oltre due secoli, venne è stata rinvenuta una protesi dentaria in oro. La protesi, disconnessa dall’arcata dentaria e mescolata a numerosi elementi ossei delocalizzati, giaceva sul fondo della tomba, ma a causa di rimaneggiamenti ed altri eventi tafonomici incorsi nel tempo, non è stato possibile effettuare un’esatta datazione archeologica, anche se alcuni elementi suggeriscono un’attribuzione ai primi anni del XVII secolo. La protesi dentale è costituita da cinque denti collegati tra loro da una lamina in oro per sostituire l'arcata dentale anteriore della mandibola. I denti utilizzati non appartengono al medesimo individuo, in quanto alcuni elementi sono ripetuti. Il deposito di tartaro su di essa indica che venne utilizzata per un certo periodo di tempo. L’esame macroscopico e la Micro CT hanno rivelato le modalità di realizzazione della protesi dentaria, mentre l’analisi al SEM ha permesso di individuare la composizione e la microstruttura delle leghe metalliche utilizzate per la sua realizzazione. La protesi rappresenta un caso unico e tecnologicamente avanzato di odontoiatria agli inizi dell’Età Moderna.
2016
9788867876341
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/827948
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