Questo poster racconta l’esperienza di lavoro di un insegnante di sostegno con un ragazzo di seconda superiore, diagnosticato con discalculia e difficoltà di natura visuo-spaziale, che ha fatto uso didattico, per 7 incontri di un’ora ciascuna, di un’applicazione per iPad, cercando di lavorare nella zona di sviluppo prossimale dello studente. Le attività proposte nel contesto di Mak-Trace evidentemente rientravano nella zona di sviluppo prossimale dello studente e gli hanno consentito di acquisire sufficiente fiducia in se stesso da voler affrontare da solo i successivi compiti in classe di matematica.

Si possono affrontare difficoltà visuo-spaziali programmando in Mak-Trace?

BACCAGLINI-FRANK, ANNA ETHELWYN
2012-01-01

Abstract

Questo poster racconta l’esperienza di lavoro di un insegnante di sostegno con un ragazzo di seconda superiore, diagnosticato con discalculia e difficoltà di natura visuo-spaziale, che ha fatto uso didattico, per 7 incontri di un’ora ciascuna, di un’applicazione per iPad, cercando di lavorare nella zona di sviluppo prossimale dello studente. Le attività proposte nel contesto di Mak-Trace evidentemente rientravano nella zona di sviluppo prossimale dello studente e gli hanno consentito di acquisire sufficiente fiducia in se stesso da voler affrontare da solo i successivi compiti in classe di matematica.
2012
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