Il saggio analizza la normativa e le pratiche sociali relative al matrimonio dal periodo precedente al Concilio di Trento, quando la fluidità del percorso matrimoniale rendeva difficile distinguere tra lo stato di celibe/nubile e quello di coniugato/a, fino alle riforme delle autorità secolari che limitarono pesantemente la giurisdizione della Chiesa di Roma sul matrimonio. I decreti tridentini ebbero successo nell'imporre una nuova forma di celebrazione del matrimonio in cui il parroco assunse un ruolo centrale; non riuscirono, invece, a sradicare comportamenti sessuali fino allora considerati leciti. Le donne continuarono a ricorrere alla giustizia - ecclesiastica e secolare - per denunciare i partner che non mantenevano la promessa di matrimonio nonostante il loro stato di gravidanza, certe di trovare ascolto. Si esaminano i possibili esiti delle querele femminili, diversi a seconda che si trattasse del foro ecclesiastico o secolare, ma in ogni caso vantaggiosi. Nel corso del Settecento, invece, si assiste a un deterioramento della condizione giuridica della donna sedotta, cui contribuirono le riforme di alcuni sovrani illuminati.
Marriage in Italy
LOMBARDI, DANIELA
2016-01-01
Abstract
Il saggio analizza la normativa e le pratiche sociali relative al matrimonio dal periodo precedente al Concilio di Trento, quando la fluidità del percorso matrimoniale rendeva difficile distinguere tra lo stato di celibe/nubile e quello di coniugato/a, fino alle riforme delle autorità secolari che limitarono pesantemente la giurisdizione della Chiesa di Roma sul matrimonio. I decreti tridentini ebbero successo nell'imporre una nuova forma di celebrazione del matrimonio in cui il parroco assunse un ruolo centrale; non riuscirono, invece, a sradicare comportamenti sessuali fino allora considerati leciti. Le donne continuarono a ricorrere alla giustizia - ecclesiastica e secolare - per denunciare i partner che non mantenevano la promessa di matrimonio nonostante il loro stato di gravidanza, certe di trovare ascolto. Si esaminano i possibili esiti delle querele femminili, diversi a seconda che si trattasse del foro ecclesiastico o secolare, ma in ogni caso vantaggiosi. Nel corso del Settecento, invece, si assiste a un deterioramento della condizione giuridica della donna sedotta, cui contribuirono le riforme di alcuni sovrani illuminati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.