Le reti di contatti russo-italiani creatisi intorno a Bakunin e Cafiero negli anni '70-'80 dell'Ottocento mostrano sempre più chiaramente i caratteri di quella che Michael Confino ha definito l'unica generazione al cui interno sia vissuta la vera intelligencija russa. Specifici concetti sociologici, originali caratteri psicologici e rigidi codici etici caratterizzano gli ambienti dell'anarchismo russo-italiano di quegli anni, impegnati in un processo di ricezione estremamente selettiva del contemporaneo pensiero socialista europeo. Olimpia Kutuzova, autrice di vivissimi testi memorialistici, appare spesso al centro di tali reti, in una complessa vicenda biografica transnazionale.
Postfazione
VENTURI, ANTONELLO LIVIO
2016-01-01
Abstract
Le reti di contatti russo-italiani creatisi intorno a Bakunin e Cafiero negli anni '70-'80 dell'Ottocento mostrano sempre più chiaramente i caratteri di quella che Michael Confino ha definito l'unica generazione al cui interno sia vissuta la vera intelligencija russa. Specifici concetti sociologici, originali caratteri psicologici e rigidi codici etici caratterizzano gli ambienti dell'anarchismo russo-italiano di quegli anni, impegnati in un processo di ricezione estremamente selettiva del contemporaneo pensiero socialista europeo. Olimpia Kutuzova, autrice di vivissimi testi memorialistici, appare spesso al centro di tali reti, in una complessa vicenda biografica transnazionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.