A partire da una ricognizione generale della tradizionale “strategia della cittadinanza” (Zolo), e tenendo fermo il modello delineato da T.H. Marshall nel saggio Cittadinanza e classe sociale (1950), il lavoro discute il problemi e le prospettive aperte da una sua possibile rivisitazione in forma sovranazionale. Prendendo le mosse dal paradigma marshalliano, e muovendosi per affinità e per differenze, si giunge così all'idea di una possibile cittadinanza “oltre lo stato”. La prima parte del lavoro fa riferimento alla elaborazione teorica della “democrazia cosmopolitica” fatta propria da David Held, sviluppata nel volume del 1995 Democrazia e ordine globale (trad. it. Trieste, 1999) e approfondita successivamente in vari lavori (Cosmopolitanism: Ideals and Realties, Cambridge, 2010). Muovendo dal tema della 'centralizzazione' dello spazio politico, col quale le nuove proposte della cittadinanza devono necessariamente confrontarsi, nella seconda parte si passa alla spiegazione dei tratti salienti della proposta indicata da Held, che auspica la realizzazione di una forma di governo democratico di tipo cosmopolitico. In questa costruzione, da lui definita nel volume del 1995 “democrazia cosmopolitica”, il concetto di cittadinanza assume implicitamente un ruolo strategico; quest'ultima viene poi interpretata alla luce dei concetti fondamentali della teoria politica moderna, quali statualità e sovranità. Nella terza e conclusiva parte, il testo trae un bilancio (necessariamente provvisorio) del problema dell'estensione dell'idea di cittadinanza alla sfera mondiale, discutendo in particolare alcuni aspetti problematici della questione, fornendo inoltre esempi tratti dal caso più rilevante di cittadinanza sovranazionale che conosciamo, ovvero quello della cittadinanza europea.
Problemi e prospettive della cittadinanza oltre lo stato
DE FEDERICIS, NICO
2017-01-01
Abstract
A partire da una ricognizione generale della tradizionale “strategia della cittadinanza” (Zolo), e tenendo fermo il modello delineato da T.H. Marshall nel saggio Cittadinanza e classe sociale (1950), il lavoro discute il problemi e le prospettive aperte da una sua possibile rivisitazione in forma sovranazionale. Prendendo le mosse dal paradigma marshalliano, e muovendosi per affinità e per differenze, si giunge così all'idea di una possibile cittadinanza “oltre lo stato”. La prima parte del lavoro fa riferimento alla elaborazione teorica della “democrazia cosmopolitica” fatta propria da David Held, sviluppata nel volume del 1995 Democrazia e ordine globale (trad. it. Trieste, 1999) e approfondita successivamente in vari lavori (Cosmopolitanism: Ideals and Realties, Cambridge, 2010). Muovendo dal tema della 'centralizzazione' dello spazio politico, col quale le nuove proposte della cittadinanza devono necessariamente confrontarsi, nella seconda parte si passa alla spiegazione dei tratti salienti della proposta indicata da Held, che auspica la realizzazione di una forma di governo democratico di tipo cosmopolitico. In questa costruzione, da lui definita nel volume del 1995 “democrazia cosmopolitica”, il concetto di cittadinanza assume implicitamente un ruolo strategico; quest'ultima viene poi interpretata alla luce dei concetti fondamentali della teoria politica moderna, quali statualità e sovranità. Nella terza e conclusiva parte, il testo trae un bilancio (necessariamente provvisorio) del problema dell'estensione dell'idea di cittadinanza alla sfera mondiale, discutendo in particolare alcuni aspetti problematici della questione, fornendo inoltre esempi tratti dal caso più rilevante di cittadinanza sovranazionale che conosciamo, ovvero quello della cittadinanza europea.File | Dimensione | Formato | |
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