Colpa informativa e cautele autoprotettive: quale reazione penale alle inefficienze organizzative?

Prendendo spunto dalla sentenza della Corte di Cassazione che ha concluso l'iter giudiziario del processo a carico dei membri della Commissione Grandi Rischi per i fatti e gli eventi occorsi a L'Aquila con il disastroso terremoto dell'aprile 2009, il lavoro si interroga sulla spendibilità dei criteri di affermazione della responsabilità colposa e sulla plausibilità stessa della risposta penale nei confronti di coloro che, in veste di "tecnici" di scienze specialistiche, abbiano reso un parere consultivo ad organi politico-amministrativi deputati alla gestione di situazioni di grave e diffuso rischio di fenomeni calamitosi. Particolare attenzione è rivolta al tema della costruzione del modello colposo e, quindi, alla individuazione della regola cautelare e alla configurazione del modello di agente avveduto rispetto al quale misurare la condotta dei soggetti concretamente coinvolti nella vicenda. Il lavoro si inserisce in un dibattito avente ad oggetto il tema della "colpa informativa e cautele autoprotettive nelle zone ad alto rischio sismico".