L'opera prende spunto da una delle ricorrenti sentenze dei giudici di legittimità che, con il negare il diritto ad un congruo termine come assicurato dall'art. 108 c.p.p. nei giudizi davanti alla Corte di cassazione, non tengono conto delle facoltà preparatorie del diritto di difesa come riconosciute anche dall'art. 6 c.e.d.u. e dall'art. 111 Cost., indipendentemente dalla qualificazione della partecipazione del difensore in chiave di obbligatorietà o di facoltatività.

La difesa dell'imputato dinanzi alla corte di cassazione e la pretesa inapplicabilità dell'art. 108 c.p.p.: una lettura davvero riduttiva del ruolo del difensore nei giudizi di legittimità

MARZADURI, ENRICO
2016-01-01

Abstract

L'opera prende spunto da una delle ricorrenti sentenze dei giudici di legittimità che, con il negare il diritto ad un congruo termine come assicurato dall'art. 108 c.p.p. nei giudizi davanti alla Corte di cassazione, non tengono conto delle facoltà preparatorie del diritto di difesa come riconosciute anche dall'art. 6 c.e.d.u. e dall'art. 111 Cost., indipendentemente dalla qualificazione della partecipazione del difensore in chiave di obbligatorietà o di facoltatività.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/841572
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