Il caso di drammaturgia preso in esame è emblematico, perché riassume un percorso dal testo al copione alla scena, dove l’autore del testo e un attore regista e capocomico, Raffaele Viviani, e l’autore della scena – in senso anche letterale – è un attore regista e capocomico d’una generazione però successiva e nostra contemporanea. Toni Servillo conta esperienze giovanili nel campo del Teatro immagine anni Settanta e Ottanta, e si accosta a Viviani (sceglie gli autori congeniali, poi i testi) proprio per la prova d’esordio nell’ambito delle messe in scena. Dopo "L’uomo dal fiore in bocca" (1990) di Pirandello che lo ha avviato alla metateatralità, ne fa la cifra spettacolare di "Zingari"; che d’altra parte rispecchia, a suo modo, la composizione per grande ensemble già connaturata al testo. Il saggio analizza i passaggi dal testo vivianeo al copione e alla messinscena di Toni Servillo.
"Zingari" da Viviani a Servillo: testo, copione e messinscena
BARSOTTI, ANNA
2017-01-01
Abstract
Il caso di drammaturgia preso in esame è emblematico, perché riassume un percorso dal testo al copione alla scena, dove l’autore del testo e un attore regista e capocomico, Raffaele Viviani, e l’autore della scena – in senso anche letterale – è un attore regista e capocomico d’una generazione però successiva e nostra contemporanea. Toni Servillo conta esperienze giovanili nel campo del Teatro immagine anni Settanta e Ottanta, e si accosta a Viviani (sceglie gli autori congeniali, poi i testi) proprio per la prova d’esordio nell’ambito delle messe in scena. Dopo "L’uomo dal fiore in bocca" (1990) di Pirandello che lo ha avviato alla metateatralità, ne fa la cifra spettacolare di "Zingari"; che d’altra parte rispecchia, a suo modo, la composizione per grande ensemble già connaturata al testo. Il saggio analizza i passaggi dal testo vivianeo al copione e alla messinscena di Toni Servillo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.