Ubi dicitur Millano. Il castello di Scopetulo (San Miniato, PI): nuovi dati dalla campagna di scavo 2015

In this paper the results of the 2015 archaeological excavation in Migliana site (Balconevisi, San Miniato-Pisa) are presented with the study of pottery, numismatic and metal finds. The analysis of the “Catasto terreni” (beginning of XIX century) also allows to reconstruct the history of this territory in Post Medieval Age. The collected data show a first occupation of the site in the X-XI century, when it is occupied by a tower and some wooden structures, within an area bounded by a cut in the geological substrate, perhaps the result of a regularization of the slope for the construction of a fence structure. The archaeological remains are probably associated to the “Scopetulo” castle, mentioned for the first time in written sources in 1004 as the property of the Gherardeschi, who used it to control the curtes hinged on the nearby church of S. Maria di Quaratiana and probably its tithes. The settlement is almost refounded between the end of the XII century and the beginnig of the XIII century, probably by the near castle of San Miniato: a road that cuts through the crest of the hill is open and to its sides new buildings and a Church are built. The houses are partially dug into the geological substrate and have earthen walls covered with bricks that are produced in a furnace created just outside the village. The abandonment of the castle is dated between the late XIII and the beginning of the XIV century.

Nell’articolo sono presentati i risultati della campagna di scavo 2015 nel sito di Migliana (Balconevisi, San Miniato-Pisa) e dello studio dei reperti ceramici, numismatici e metallici, oltre ad un approfondimento della storia dell’area in età post medievale, basato sulla lettura del Catasto terreni realizzato tra gli anni Venti e Trenta del XIX secolo. I dati raccolti permettono di iniziare a definire le forme di occupazione dell’altura a partire dal X–XI secolo, quando il sito, mai frequentato prima, viene occupato da una torre e da strutture in legno, delle quali rimangono alcune buche di palo, poste all’interno di un’area delimitata da un taglio nel substrato geologico, forse frutto di una regolarizzazione del pendio per la costruzione di una struttura di recinzione. Queste evidenze sono probabilmente associabili al castello di Scopetulo, attestato dal 1004, come proprietà dei Gherardeschi, che lo utilizzarono per controllare le proprietà curtensi incardinate sulla vicina pieve di S. Maria di Quaratiana e verosimilmente le sue decime. L’insediamento, ormai al di fuori degli interessi degli stessi Gherardeschi, viene poi quasi rifondato, probabilmente per iniziativa del comune di San Miniato, tra fine XII e inizio XIII secolo: è aperta una strada che taglia in due il crinale del poggio e ai suoi lati sono costruiti nuovi edifici con un piano seminterrato, con pareti in terra rivestite da laterizi prodotti in una fornace creata subito fuori il villaggio, che poi viene dotato anche di una chiesa. L’abbandono del castello si data tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo.