Tra Viareggio e Montramito, in un campo di proprietà dell'Avv. Casali, che gentilmente ha reso possibile i saggi di scavo, è stata messa in evidenza una interessante stratigrafia. Una prima trincea, eseguita in 6 tagli, ha dato i seguenti risultati dall'alto in basso : Terreno agricolo torboso, sconvolto dall'aratro nei primi 34 cm., spessore cm. 42 A Strato sabbioso, cm . 18 B Strato a torba, cm . 40 C Strato di sabbia silicea, di spessore imprecisabile D Gli strati A e B risultano includenti abbondanti frammenti di ceramica, rari oggetti di bronzo e qualche ornamento in osso e in ambra. Verso la base dello strato A, dove non si è avuto sconvolgimento per l 'azione dell'aratro, si sono potute evidenziare lunghe palificazioni rettilinee, orientate in senso Est-Ovest. I pali, appuntiti artificialmente e per lo più accoppiati, attraversano tutto lo spessore degli strati B e C. Frammenti ceramici assai rozzi provengono anche dal taglio più alto dello strato C. Risulta documentata ]a presenza di insediamenti di almeno due epoche diverse. Infatti l'abbondantissimo materiale ceramico raccolto comprende forme di tipo laziale, in impasto rozzo o buccheroide; altri vasi si av­vicinano invece a tipi rinvenuti nella necropoli ligure di Chiavari. Sono presenti peraltro stampini a pegaso di tipo etrusco-orien­talizzante. Questo primo complesso sarebbe quindi assegnabile ad un periodo aggirantesi intorno al VII secolo a. C. Durante gli stessi scavi si sono rinvenute anche ceramiche verniciale in nero di tipo campano, in quantità però non molto abbondante, e forme vascola­ri classicheggianti. Questo secondo complesso dovrebbe essere assegnabile al II o III secolo a. C. Riteniamo inutile sottolineare l'importanza di questa scoperta che rappresenta, non solo per abbondanza di materiale, ma soprattutto per la sua arcaicità, un vero e proprio « unicum », su tutta la costa fra Pisa e Luni.

MASSAROSA (Lucca). Insediamento palafitticolo in località S. Rocchino.

FORNACIARI, GINO;
1970-01-01

Abstract

Tra Viareggio e Montramito, in un campo di proprietà dell'Avv. Casali, che gentilmente ha reso possibile i saggi di scavo, è stata messa in evidenza una interessante stratigrafia. Una prima trincea, eseguita in 6 tagli, ha dato i seguenti risultati dall'alto in basso : Terreno agricolo torboso, sconvolto dall'aratro nei primi 34 cm., spessore cm. 42 A Strato sabbioso, cm . 18 B Strato a torba, cm . 40 C Strato di sabbia silicea, di spessore imprecisabile D Gli strati A e B risultano includenti abbondanti frammenti di ceramica, rari oggetti di bronzo e qualche ornamento in osso e in ambra. Verso la base dello strato A, dove non si è avuto sconvolgimento per l 'azione dell'aratro, si sono potute evidenziare lunghe palificazioni rettilinee, orientate in senso Est-Ovest. I pali, appuntiti artificialmente e per lo più accoppiati, attraversano tutto lo spessore degli strati B e C. Frammenti ceramici assai rozzi provengono anche dal taglio più alto dello strato C. Risulta documentata ]a presenza di insediamenti di almeno due epoche diverse. Infatti l'abbondantissimo materiale ceramico raccolto comprende forme di tipo laziale, in impasto rozzo o buccheroide; altri vasi si av­vicinano invece a tipi rinvenuti nella necropoli ligure di Chiavari. Sono presenti peraltro stampini a pegaso di tipo etrusco-orien­talizzante. Questo primo complesso sarebbe quindi assegnabile ad un periodo aggirantesi intorno al VII secolo a. C. Durante gli stessi scavi si sono rinvenute anche ceramiche verniciale in nero di tipo campano, in quantità però non molto abbondante, e forme vascola­ri classicheggianti. Questo secondo complesso dovrebbe essere assegnabile al II o III secolo a. C. Riteniamo inutile sottolineare l'importanza di questa scoperta che rappresenta, non solo per abbondanza di materiale, ma soprattutto per la sua arcaicità, un vero e proprio « unicum », su tutta la costa fra Pisa e Luni.
1970
Fornaciari, Gino; Mencarini, Giuliano
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