Homo naledi è una nuova specie di ominine estinto scoperta nella Camera di Dinaledi nel sistema di caverne di Rising Star nella Cradle of Humankind in Sudafrica. Sono stati trovati circa 1550 fossili di ominine che rappresentano la più grande raccolta di fossili ominini in Africa. Il numero minimo di individui presenti nella Camera è stato stimato in 15 individui e la maggior parte delle sezioni scheletriche sono rappresentate molteplici volte. La specie è caratterizzata da statura e massa corporea simili a popolazioni moderne di piccola corporatura, ma la capacità cranica è molto piccola, simile agli australopitechi. La morfologia cranica di H. naledi è unica ma simile ai primi rappresentanti del genere Homo. Ancorché primitiva, la dentizione è in genere piccola e presenta una morfologia occlusale semplice. Homo naledi ha adattamenti moderni nel polso e nella mano, nell’arto inferiore e nel piede. Questi aspetti moderni sono in contrasto con torace, spalle, pelvi e femore prossimale che sono invece più primitivi e simili agli australopitechi. Per quanto riguarda il contesto della Camera di Dinaledi, l’unico macro-vertebrato ritrovato nella Camera è H. naledi, che è presente in sedimenti ricchi di argilla derivati dall’erosione della Camera stessa, e da argilla e limo esogeno che sono penetrati nella Camera di Dinaledi attraverso fratture che hanno impedito l’ingresso di materiale più grande. La Camera è sempre rimasta nella zona buia e non accessibile ad altri vertebrati. La tafonomia delle ossa indica che gli individui hanno raggiunto la Camera completi e che la disarticolazione è avvenuta dopo/durante la deposizione. Gli ominini si sono accumulati nel tempo in seguito all’erosione delle unità di roccia argillosa e dei sedimenti sul pavimento della camera. Le evidenze preliminari sono in accordo con la deposizione intenzionale dei corpi in quel particolare luogo da parte di una specie di ominine diversa da H. sapiens in un periodo non ancora conosciuto.

Homo naledi: scoperta e descrizione di una nuova specie di Homo

MARCHI, DAMIANO
Primo
Conceptualization
2016-01-01

Abstract

Homo naledi è una nuova specie di ominine estinto scoperta nella Camera di Dinaledi nel sistema di caverne di Rising Star nella Cradle of Humankind in Sudafrica. Sono stati trovati circa 1550 fossili di ominine che rappresentano la più grande raccolta di fossili ominini in Africa. Il numero minimo di individui presenti nella Camera è stato stimato in 15 individui e la maggior parte delle sezioni scheletriche sono rappresentate molteplici volte. La specie è caratterizzata da statura e massa corporea simili a popolazioni moderne di piccola corporatura, ma la capacità cranica è molto piccola, simile agli australopitechi. La morfologia cranica di H. naledi è unica ma simile ai primi rappresentanti del genere Homo. Ancorché primitiva, la dentizione è in genere piccola e presenta una morfologia occlusale semplice. Homo naledi ha adattamenti moderni nel polso e nella mano, nell’arto inferiore e nel piede. Questi aspetti moderni sono in contrasto con torace, spalle, pelvi e femore prossimale che sono invece più primitivi e simili agli australopitechi. Per quanto riguarda il contesto della Camera di Dinaledi, l’unico macro-vertebrato ritrovato nella Camera è H. naledi, che è presente in sedimenti ricchi di argilla derivati dall’erosione della Camera stessa, e da argilla e limo esogeno che sono penetrati nella Camera di Dinaledi attraverso fratture che hanno impedito l’ingresso di materiale più grande. La Camera è sempre rimasta nella zona buia e non accessibile ad altri vertebrati. La tafonomia delle ossa indica che gli individui hanno raggiunto la Camera completi e che la disarticolazione è avvenuta dopo/durante la deposizione. Gli ominini si sono accumulati nel tempo in seguito all’erosione delle unità di roccia argillosa e dei sedimenti sul pavimento della camera. Le evidenze preliminari sono in accordo con la deposizione intenzionale dei corpi in quel particolare luogo da parte di una specie di ominine diversa da H. sapiens in un periodo non ancora conosciuto.
2016
Marchi, Damiano
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