La Basilica di San Piero a Grado è l'edificio che maggiormente rappresenta il rapporto tra l'apostolo Pietro e Pisa, ed è probabile che una memoria petrina sorgessse in questo sito sin dai primi tempi della pace religiosa. Se ne ripercorre la storia e la vicenda architettonica dalle origini, che come chiesa absidata si propone ora, in base a nuovi raffronti, di situare all'inizio del VI secolo, sino alla fine del Medioevo attraverso le successive ricostruzioni di VIII e IX secolo e la completa ricostruzione nella forma attuale a partire dall'ultimo quarto del X secolo. Della chiesa ancor oggi visibile si esaminano per la prima volta le fasi di costruzione, di cui si ricostruisce la cronologia relativa e per le quali viene qui proposta una datazione che vede i lavori succedersi nel tempo in differenti ma contigui momenti, sino a giungre al completamento della costruzione nel primo ventennio dell'XI secolo. A questa chiesa si tornò a lavorare nel secolo successivo con la riedificazione delle pareti superiori della navata centrale e da ultimo con la nuova abside occidentale, in lavori che anche grazie alla scultura architettonica, mai finora presa in esame, possono essere situati nell'ultimo decennio del XII secolo. Della basilica si prende in esame anche la decorazione affrescata, che viene posta in rapporto all'architettura e che conferma la natura prevalentemente commemorativa e devozionale dell'uso liturgico dell'edificio, documentata mèta di pellegrinaggio già dall'alto Medioevo, e costituente uno dei maggiori fulcri della devozione petrina al di fuori di Roma.

La Basilica di San Piero a Grado: la memoria dell'apostolo Pietro alla foce dell'Arno

ASCANI, VALERIO
2017-01-01

Abstract

La Basilica di San Piero a Grado è l'edificio che maggiormente rappresenta il rapporto tra l'apostolo Pietro e Pisa, ed è probabile che una memoria petrina sorgessse in questo sito sin dai primi tempi della pace religiosa. Se ne ripercorre la storia e la vicenda architettonica dalle origini, che come chiesa absidata si propone ora, in base a nuovi raffronti, di situare all'inizio del VI secolo, sino alla fine del Medioevo attraverso le successive ricostruzioni di VIII e IX secolo e la completa ricostruzione nella forma attuale a partire dall'ultimo quarto del X secolo. Della chiesa ancor oggi visibile si esaminano per la prima volta le fasi di costruzione, di cui si ricostruisce la cronologia relativa e per le quali viene qui proposta una datazione che vede i lavori succedersi nel tempo in differenti ma contigui momenti, sino a giungre al completamento della costruzione nel primo ventennio dell'XI secolo. A questa chiesa si tornò a lavorare nel secolo successivo con la riedificazione delle pareti superiori della navata centrale e da ultimo con la nuova abside occidentale, in lavori che anche grazie alla scultura architettonica, mai finora presa in esame, possono essere situati nell'ultimo decennio del XII secolo. Della basilica si prende in esame anche la decorazione affrescata, che viene posta in rapporto all'architettura e che conferma la natura prevalentemente commemorativa e devozionale dell'uso liturgico dell'edificio, documentata mèta di pellegrinaggio già dall'alto Medioevo, e costituente uno dei maggiori fulcri della devozione petrina al di fuori di Roma.
2017
Ascani, Valerio
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