Architettura vernacolare. Linguaggio comune degli edifici e culture sismiche locali

Lo studio delle culture sismiche locali in Toscana, sede di attività sismica rilevante soprattutto nelle zone appenniniche nord-orientali (Garfagnana, Lunigiana, Mugello, Valtiberina), nella fascia costiera centrale (Colline livornesi, Colline Metallifere) e a sud nella zona amiatina, riconosce nell’edificato vernacolare tecniche, materiali, forme nate con la funzione di presidio contro i terremoti e sperimentate come tali. Il concetto di culture sismiche locali si basa su un principio largamente verificato: presso le popolazioni stanziali residenti in aree con una lunga tradizione sismica gli edifici sono costruiti con particolari accorgimenti antisismici, diversi da cultura a cultura ma legati dalla ricerca di un risultato omologo, ossia impedirne il crollo immediato e totale in caso di terremoto. Le popolazioni residenti sono, infatti, titolari della loro particolare cultura sismica che ha dato origine a norme non codificate e non scritte ma ancora leggibili nei caratteri costruttivi dell’edificato e nel generale assetto dato al territorio.