In un’epoca caratterizzata dall’avanzare non privo di problematicità dei processi di globalizzazione, l’intensificazione delle forme di mobilità e, tra queste, dei flussi migratori può essere considerata una delle cifre distintive delle società contemporanee (Castles, De Haas, & Miller, 2014; Elliott & Urry, 2013; Recchi, 2013; Urry, 2007). Nel solco di questa tendenza si colloca il dibattito scientifico sulle migrazioni intellettuali: un dibattito particolarmente articolato che restituisce la complessità analitica del fenomeno e porta a registrare l’esistenza di movimenti di personale altamente qualificato profondamente diversi, sia per quanto concerne le motivazioni soggettive, che per quanto riguarda gli effetti di tali flussi in termini economici, politici e culturali. I problemi di interpretazione che questa specifica forma di migrazione pone sono riconducibili ai termini usati per rappresentare le dinamiche in atto: fuga di cervelli (brain drain), scambio di cervelli (brain exchange) e circolazione di cervelli (brain circulation) (Beltrame, 2008; Brandi, 2001; Castles et al., 2014; Gaillard & Gaillard, 1997). Sullo sfondo ci sono una serie processi - politici, economici, culturali, sociali - riconducibili alle idee di Knowledge Society e di Knwoledge-based Economy ai quali questo contributo dedica attenzione al fine di problematizzare adeguatamente i mutamenti in atto e coglierne le profonde ambivalenze e le intrinseche contraddittorietà: esercizio analitico e critico ancora più utile in un periodo di crisi socio-economica e di generale instabilità sistemica.
Il percorso italiano verso la Knowledge Society: tra retoriche celebrazioni e aspetti paradossali
PASTORE, GERARDO
2017-01-01
Abstract
In un’epoca caratterizzata dall’avanzare non privo di problematicità dei processi di globalizzazione, l’intensificazione delle forme di mobilità e, tra queste, dei flussi migratori può essere considerata una delle cifre distintive delle società contemporanee (Castles, De Haas, & Miller, 2014; Elliott & Urry, 2013; Recchi, 2013; Urry, 2007). Nel solco di questa tendenza si colloca il dibattito scientifico sulle migrazioni intellettuali: un dibattito particolarmente articolato che restituisce la complessità analitica del fenomeno e porta a registrare l’esistenza di movimenti di personale altamente qualificato profondamente diversi, sia per quanto concerne le motivazioni soggettive, che per quanto riguarda gli effetti di tali flussi in termini economici, politici e culturali. I problemi di interpretazione che questa specifica forma di migrazione pone sono riconducibili ai termini usati per rappresentare le dinamiche in atto: fuga di cervelli (brain drain), scambio di cervelli (brain exchange) e circolazione di cervelli (brain circulation) (Beltrame, 2008; Brandi, 2001; Castles et al., 2014; Gaillard & Gaillard, 1997). Sullo sfondo ci sono una serie processi - politici, economici, culturali, sociali - riconducibili alle idee di Knowledge Society e di Knwoledge-based Economy ai quali questo contributo dedica attenzione al fine di problematizzare adeguatamente i mutamenti in atto e coglierne le profonde ambivalenze e le intrinseche contraddittorietà: esercizio analitico e critico ancora più utile in un periodo di crisi socio-economica e di generale instabilità sistemica.File | Dimensione | Formato | |
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