Alla luce del quadro di scarsità di risorse recentemente delineatosi, un processo ragionevolmente ‘sostenibile’ di recupero e qualificazione dell’ambiente costruito, a varie scale e livelli di intervento, può attuarsi solo attraverso un ritorno alla concezione intersistemica ed esigenziale-prestazionale del progetto. In questa direzione, un apporto rilevante può prospettarsi dal contributo dell’area della progettazione tecnologica a partire dalla definizione di resilienza di un sistema complesso socio-ecologico, intesa come «capacità dinamica di adattamento e riorganizzazione a seguito di un cambiamento» e attraverso l’interpretazione delle attitudini di reattività, adattabilità e trasformabilità come requisiti necessari per il raggiungimento della qualità integrata dei sistemi insediativi.
Reattività, adattabilità, trasformabilità: i nuovi requisiti dell'ambiente costruito
DI SIVO, MICHELE;
2013-01-01
Abstract
Alla luce del quadro di scarsità di risorse recentemente delineatosi, un processo ragionevolmente ‘sostenibile’ di recupero e qualificazione dell’ambiente costruito, a varie scale e livelli di intervento, può attuarsi solo attraverso un ritorno alla concezione intersistemica ed esigenziale-prestazionale del progetto. In questa direzione, un apporto rilevante può prospettarsi dal contributo dell’area della progettazione tecnologica a partire dalla definizione di resilienza di un sistema complesso socio-ecologico, intesa come «capacità dinamica di adattamento e riorganizzazione a seguito di un cambiamento» e attraverso l’interpretazione delle attitudini di reattività, adattabilità e trasformabilità come requisiti necessari per il raggiungimento della qualità integrata dei sistemi insediativi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.