Lo scopo di questo lavoro è quello di analizzare i livelli circolanti e l’utilizzo clinico della troponina I (cTnI), misurata con differenti metodi analitici, e della troponina T (cTnT) in pazienti giunti in Pronto Soccorso (PS) per dolore toracico o tachiaritmia sopra-ventricolare. Sono stati arruolati 36 pazienti (9 femmine e 27 maschi) di età compresa tra 18 e 80 anni, di entrambi i sessi, afferiti al PS dell’Ospedale Civile di Alessandria per dolore toracico insorto entro 6 ore al massimo prima dall’accesso o per tachiaritmie sopra-ventricolari di recente insorgenza. Per ciascun paziente sono stati effettuati ECG e un prelievo per il dosaggio di cTnI, cTnT e NT-proBNP al momento dell’accesso e, a seguire, dopo 3, 6, 12 e 24 ore. I metodi utilizzati per la determinazione della concentrazione della cTnI sono stati: STAT Architect high Sensitive TnI (Abbott Diagnostics), ADVIA Centaur Troponin I Ultra (Siemens Healthcare Diagnostics), ST AIA-Pack cTnI terza generazione (Tosoh Bioscience), ACCESS AccuTnI+3 (Beckman Coulter Diagnostics). Le concentrazioni plasmatiche della cTnT e del peptide NT-proBNP sono state determinate con il metodo ECLIA (Roche Diagnostics) eseguito sulla piattaforma automatizzata Cobas E411. I valori di cTnI misurati con i differenti metodi sono risultati strettamente correlati tra loro (R compreso tra 0,901 e 0,994). Tuttavia si sono riscontrate differenze significative tra i vari metodi di dosaggio della cTnI, con una differenza media maggiore di 2,4 volte tra il metodo che misura i valori minori (piattaforma DxI) e quello che misura i valori più elevati ( piattaforma ADVIA Centaur). Valutando i risultati ottenuti nei pazienti con diagnosi di infarto del miocardio tutte le metodiche di cTnI analizzate si modificano secondo una cinetica simile e mostrano un picco, in termini di valore assoluto massimo, a circa 12 ore dall’ingresso in PS. Inoltre, quando si normalizzano i valori misurati di cTnI e cTnT rispetto al valore decisionale, l’incremento percentuale delle concentrazioni di cTnI risulta maggiore rispetto a quello rilevato con la cTnT. In conclusione, poiché esistono ancora larghe differenze sistematiche tra valori misurati e decisionali dei differenti metodi di dosaggio della cTnI, il clinico deve sempre informarsi sulla metodica di dosaggio utilizzata e sui relativi limiti di riferimento per poter essere in grado di eseguire una valutazione corretta della cinetica del biomarcatore nei pazienti che giungono alla sua osservazione
Studio della cinetica delle troponine cardiache I e T in pazienti ricoverati in pronto soccorso per dolore toracico o tachiaritmie sopra-ventricolari.
FRANZINI, MARIA;CLERICO, ALDO
2016-01-01
Abstract
Lo scopo di questo lavoro è quello di analizzare i livelli circolanti e l’utilizzo clinico della troponina I (cTnI), misurata con differenti metodi analitici, e della troponina T (cTnT) in pazienti giunti in Pronto Soccorso (PS) per dolore toracico o tachiaritmia sopra-ventricolare. Sono stati arruolati 36 pazienti (9 femmine e 27 maschi) di età compresa tra 18 e 80 anni, di entrambi i sessi, afferiti al PS dell’Ospedale Civile di Alessandria per dolore toracico insorto entro 6 ore al massimo prima dall’accesso o per tachiaritmie sopra-ventricolari di recente insorgenza. Per ciascun paziente sono stati effettuati ECG e un prelievo per il dosaggio di cTnI, cTnT e NT-proBNP al momento dell’accesso e, a seguire, dopo 3, 6, 12 e 24 ore. I metodi utilizzati per la determinazione della concentrazione della cTnI sono stati: STAT Architect high Sensitive TnI (Abbott Diagnostics), ADVIA Centaur Troponin I Ultra (Siemens Healthcare Diagnostics), ST AIA-Pack cTnI terza generazione (Tosoh Bioscience), ACCESS AccuTnI+3 (Beckman Coulter Diagnostics). Le concentrazioni plasmatiche della cTnT e del peptide NT-proBNP sono state determinate con il metodo ECLIA (Roche Diagnostics) eseguito sulla piattaforma automatizzata Cobas E411. I valori di cTnI misurati con i differenti metodi sono risultati strettamente correlati tra loro (R compreso tra 0,901 e 0,994). Tuttavia si sono riscontrate differenze significative tra i vari metodi di dosaggio della cTnI, con una differenza media maggiore di 2,4 volte tra il metodo che misura i valori minori (piattaforma DxI) e quello che misura i valori più elevati ( piattaforma ADVIA Centaur). Valutando i risultati ottenuti nei pazienti con diagnosi di infarto del miocardio tutte le metodiche di cTnI analizzate si modificano secondo una cinetica simile e mostrano un picco, in termini di valore assoluto massimo, a circa 12 ore dall’ingresso in PS. Inoltre, quando si normalizzano i valori misurati di cTnI e cTnT rispetto al valore decisionale, l’incremento percentuale delle concentrazioni di cTnI risulta maggiore rispetto a quello rilevato con la cTnT. In conclusione, poiché esistono ancora larghe differenze sistematiche tra valori misurati e decisionali dei differenti metodi di dosaggio della cTnI, il clinico deve sempre informarsi sulla metodica di dosaggio utilizzata e sui relativi limiti di riferimento per poter essere in grado di eseguire una valutazione corretta della cinetica del biomarcatore nei pazienti che giungono alla sua osservazioneI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.