L'evoluzione della procedura di bilancio in Francia tra parlamentarismo razionalizzato e nuova governance europea

This paper focuses on the changes made by France to the budgetary procedures under the new European governance. In this perspective, it’s necessary to underline the centrality of the constitutional rules which, during the Fifth republic, assured the executive an undeniable primacy in the parliamentary debate on budget. In addition, it is necessary to examine the LOLF (Organic Law on Budgetary Acts) approved in 2001 in response to the need for reorganisation and simplification of the budget and the constitutional reform of 2008 which introduced a new type of law (the LPFP, Law of Programming of Public Finances), called to ensure the objective of "balance of public accounts". On 9 August 2012, the Constitutional Council, considering the conformity of the European Fiscal compact with the Constitution, considered it superfluous to approve a constitutional revision. On the basis of this, in November 2012, the LOPGFP (Organic Law on the Programming and Governance of Public Finances) was adopted: the achievement of the objectives of the treaty is the subject of future public finance planning laws , while the task of monitoring the correct application of the budgetary rules is entrusted to an independent competent authority. However, this ambiguous solution, adopted to reconcile the budgetary procedure with the constraints imposed by european economic governance, does not seem to change the traditional strengths between government and parliament.

Il contributo si propone di evidenziare le modifiche apportate dalla Francia alle procedure di bilancio nell'ambito della nuova governance europea. In tale ottica, è necessario sottolineare la centralità delle norme costituzionali che, durante la Quinta repubblica, hanno assicurato all'esecutivo un innegabile primato nel dibattito parlamentare sul bilancio. Inoltre, è necessario esaminare la LOLF (Loi organique relative aux lois de finances) approvata nel 2001 in risposta alla necessità di riorganizzazione e semplificazione del bilancio e la riforma costituzionale del 2008 che ha introdotto un nuovo tipo di leggi (la LPFP, Loi de programmation des finances publiques), chiamato a garantire l'obiettivo dell’equilibrio dei conti pubblici. Il 9 agosto 2012, il Consiglio costituzionale, considerando la conformità del patto fiscale europeo con la costituzione, ha ritenuto superfluo approvare una revisione costituzionale. Sulla base di questo, nel novembre 2012, è stata adottata la LOPGFP (Loi organique relative à la programmation et à la gouvernance des finances publiques): il conseguimento degli obiettivi del trattato è oggetto di future leggi di pianificazione delle finanze pubbliche, mentre il compito di controllare la corretta applicazione delle norme di bilancio è affidato ad un'autorità indipendente. Tuttavia, questa soluzione ambigua, adottata per conciliare la procedura di bilancio con i vincoli imposti dalla governance economica europea, non sembra cambiare i punti di forza tradizionali tra governo e parlamento.