Per illustrare la dinamica di esclusione che favorisce la perdita progressiva dei talenti femminili all’interno delle carriere accademiche, la letteratura internazionale ha proposto, nel corso del tempo, differenti chiavi di lettura. L’attenzione inizialmente focalizzata sul processo di socializzazione al genere e alla scienza (Long 1990; Clark, Corcoran 1986) è stata successivamente integrata da approcci macro, che hanno permesso di evidenziare la presenza di ostacoli e barriere di carattere sistemico, tanto a livello normativo che organizzativo (Cook 2001; Wenniger 2001; Rosser 1999, 2004; Rosser, Lane 2002 Settles et al. 2006), e da analisi che hanno privilegiato l’osservazione del fenomeno a livello meso, centrate sull’interazione tra le obbligazioni di cura e le responsabilità legate al lavoro di ricerca (Xie, Shauman 2003; Joecks, Pull, Backes-Gellner 2014). Di recente, la necessità di superare questa separazione artificiosa rilevando e rivelando la complessità dei processi che contribuiscono al fenomeno del leaky pipeline, ha orientato verso l’adozione di prospettive “altre”, in grado di considerare le intersezioni tra le dinamiche individuate a livello individuale, relazionale e istituzionale (i.e. life course approach; Hewlett et al. 2008). La presentazione intende restituire i risultati di una ricerca condotta dalla e nella Università di Pisa, nell’ambito del progetto europeo TRIGGER (G.a. n. 611034), che, inserendosi nel medesimo percorso, è stata sviluppata adottando il case study approach (Yin 2003). Tale scelta metodologica è stata orientata dalla convinzione della opportunità di considerare in modo più sistematico le caratteristiche di carattere istituzionale/societario che sempre più frequentemente vengono ad essere individuate dalla letteratura di riferimento come aspetti determinanti tanto in termini analitici (Klinge 2010; Wajcman 2007; Etzkowitz, Ranga 2011) che programmatici (LERU 2012). Considerando l’elevata variabilità di condizioni e di pratiche che caratterizzano le diverse discipline scientifiche (August, Waltman 2004) abbiamo deciso di concentrare la nostra analisi su due casi studio, particolarmente female unfriendly: l’area medica (per un totale di 3 Dipartimenti) e quella ingegneristica (ulteriori 3 Dipartimenti). La preliminare ricognizione delle carriere accademiche a livello di Ateneo ci ha permesso di individuare queste due aree disciplinari come particolarmente critiche e, contestualmente, fortemente connotate (l’area medica presentava un Glass Ceiling Index di 3.6; mentre quella ingegneristica si caratterizzava per una forte rigidità in ingresso, per cui il rapporto tra ricercatori e ricercatrici è di 10U:1D). La strategia di rilevazione mixed method è stata articolata seguendo come file-rouge il concetto di work-life interface. Le dinamiche di “frizione” sono state analizzate attraverso: raccolta di storie di vita delle docenti strutturate (suddivise per coorti oltre che per ruolo accademico) N=25; Survey sulle pratiche di work-life balance che ha coinvolto tutto il personale docente strutturato (N=245, P=555); interviste di coppia (2 partner docenti=3; 1 partner docente=6); infine, abbiamo condotto un’analisi di contesto sulle pratiche organizzative a livello dipartimentale e di Ateneo, e sul sistema locale di welfare. L'articolo illustra, il quadro teorico di riferimento, la metodologia di ricerca e i principali risultati, soffermandosi in particolar modo sui risultati ottenuti attraverso le procedure di triangolazione.

Il case study come metodologia per l’analisi del leaky pipeline nelle carriere accademiche

CERVIA, SILVIA;BIANCHERI, RITA
2017-01-01

Abstract

Per illustrare la dinamica di esclusione che favorisce la perdita progressiva dei talenti femminili all’interno delle carriere accademiche, la letteratura internazionale ha proposto, nel corso del tempo, differenti chiavi di lettura. L’attenzione inizialmente focalizzata sul processo di socializzazione al genere e alla scienza (Long 1990; Clark, Corcoran 1986) è stata successivamente integrata da approcci macro, che hanno permesso di evidenziare la presenza di ostacoli e barriere di carattere sistemico, tanto a livello normativo che organizzativo (Cook 2001; Wenniger 2001; Rosser 1999, 2004; Rosser, Lane 2002 Settles et al. 2006), e da analisi che hanno privilegiato l’osservazione del fenomeno a livello meso, centrate sull’interazione tra le obbligazioni di cura e le responsabilità legate al lavoro di ricerca (Xie, Shauman 2003; Joecks, Pull, Backes-Gellner 2014). Di recente, la necessità di superare questa separazione artificiosa rilevando e rivelando la complessità dei processi che contribuiscono al fenomeno del leaky pipeline, ha orientato verso l’adozione di prospettive “altre”, in grado di considerare le intersezioni tra le dinamiche individuate a livello individuale, relazionale e istituzionale (i.e. life course approach; Hewlett et al. 2008). La presentazione intende restituire i risultati di una ricerca condotta dalla e nella Università di Pisa, nell’ambito del progetto europeo TRIGGER (G.a. n. 611034), che, inserendosi nel medesimo percorso, è stata sviluppata adottando il case study approach (Yin 2003). Tale scelta metodologica è stata orientata dalla convinzione della opportunità di considerare in modo più sistematico le caratteristiche di carattere istituzionale/societario che sempre più frequentemente vengono ad essere individuate dalla letteratura di riferimento come aspetti determinanti tanto in termini analitici (Klinge 2010; Wajcman 2007; Etzkowitz, Ranga 2011) che programmatici (LERU 2012). Considerando l’elevata variabilità di condizioni e di pratiche che caratterizzano le diverse discipline scientifiche (August, Waltman 2004) abbiamo deciso di concentrare la nostra analisi su due casi studio, particolarmente female unfriendly: l’area medica (per un totale di 3 Dipartimenti) e quella ingegneristica (ulteriori 3 Dipartimenti). La preliminare ricognizione delle carriere accademiche a livello di Ateneo ci ha permesso di individuare queste due aree disciplinari come particolarmente critiche e, contestualmente, fortemente connotate (l’area medica presentava un Glass Ceiling Index di 3.6; mentre quella ingegneristica si caratterizzava per una forte rigidità in ingresso, per cui il rapporto tra ricercatori e ricercatrici è di 10U:1D). La strategia di rilevazione mixed method è stata articolata seguendo come file-rouge il concetto di work-life interface. Le dinamiche di “frizione” sono state analizzate attraverso: raccolta di storie di vita delle docenti strutturate (suddivise per coorti oltre che per ruolo accademico) N=25; Survey sulle pratiche di work-life balance che ha coinvolto tutto il personale docente strutturato (N=245, P=555); interviste di coppia (2 partner docenti=3; 1 partner docente=6); infine, abbiamo condotto un’analisi di contesto sulle pratiche organizzative a livello dipartimentale e di Ateneo, e sul sistema locale di welfare. L'articolo illustra, il quadro teorico di riferimento, la metodologia di ricerca e i principali risultati, soffermandosi in particolar modo sui risultati ottenuti attraverso le procedure di triangolazione.
2017
Cervia, Silvia; Biancheri, Rita
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/872096
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact