Tra strategie editoriali e progettualità riformista: la circolazione in Francia de Le droit des gens di Emer de Vattel

This essay analyses the reception of Le droit des gens (1758) by Emer de Vattel (1714–1767) in France. It provides an examination of the correspondence exchanged in 1757 and 1758 between Vattel and the director of the Librairie, Chrétien-Guillaume Lamoignon de Malesherbes (provided in hand-written form in the Appendix), as well as a contextual analysis of references to the work contained in some French diplomatic papers written at the time of the Seven Years’ War. It will be shown that these sources attest to the fact that Le droit des gens enjoyed the considerable favour of the dominant minister of the period, Étienne-François de Choiseul, and that it was also well-received by the members of the circle of Vincent de Gournay, which was formed from a varied group of administrators and intellectuals-diplomats to whom the birth of the “new science of commerce” is owed. These figures, which included Malesherbes, had in fact elaborated a geopolitical strategy that had much in common with the vision for economic development and interstate relations set out by Vattel in his treatise.

Nel saggio si analizza il problema della ricezione in Francia de Le droit des gens (1758) di Emer de Vattel (1714-1767); l’esame della corrispondenza che tra il 1757 ed il 1758 Vattel intrattenne con il direttore della Librairie Chrétien-Guillaume Lamoignon de Malesherbes, pubblicata in edizione diplomatica in Appendice, e la contestualizzazione dei riferimenti all’opera presenti tra le carte diplomatiche francesi al tempo della guerra dei Sette Anni attestano il favore che Le droit des gens godette presso il ministro preponderante del tempo, Étienne François de Choiseul, e presso quel variegato mondo di amministratori ed intellettuali-diplomatici, tra cui va annoverato Malesherbes, che si raccolse attorno all’intendente del commercio Vincent de Gournay, ed a cui si deve la nascita della “nuova scienza del commercio”. Questi ambienti avevano infatti elaborato una strategia geopolitica che aveva molti punti di contatto con la visione dello sviluppo economico e delle relazioni interstatali elaborata da Vattel nel suo trattato.