Grande magazzino e dinamiche sociali

Negli anni Cinquanta La Rinascente rappresentò la ripresa economica, la modernizzazione, la voglia di lasciarsi alle spalle non soltanto la guerra, la fame e la povertà, ma anche i sacrifici degli anni postbellici; veicolando una diversa immagine dei prodotti nazionali, incarnò il desiderio di superare l’arretratezza e il provincialismo e dette attuazione ai “sogni e bisogni” degli italiani. Su questo sfondo – costituito dall’intreccio fra vicende politiche, mutamenti economici, trasformazioni sociali – il saggio analizza, nel ventennio racchiuso fra il Sessantotto e la fine degli anni Ottanta, l’evoluzione del grande magazzino e della Upim, l’ingresso dell’azienda nei supermercati alimentari con la Sma e successivamente, attraverso un consistente sforzo di diversificazione e notevoli investimenti, in ipermercati, shopping centers, bricocenter, cash and carry, hamburger restaurant, l’ammodernamento della rete commerciale e l’espansione dei punti di vendita. Un processo non lineare e spesso segnato da crisi e difficoltà che vede il gruppo, alla fine del periodo considerato, finanziariamente solido e pronto a raccogliere le sfide del nuovo decennio.