Lo scritto si prefigge di individuare la disciplina delle fattispecie in cui l’esercizio di funzioni giurisdizionali non contenziose da parte del giudice mediante il rito camerale impone la preventiva risoluzione di una questione pregiudiziale relativa all’esistenza o all’inesistenza di una situazione giuridica sostanziale (diritto soggettivo, rapporto giuridico, status), appartenente alle attribuzioni giurisdizionali contenziose; tra gli oggetti delle due giurisdizioni sussiste un nesso di pregiudizialità-dipendenza, il quale provoca interferenze tra i due processi (camerale e contenzioso). L’indagine individua, dapprima, le fattispecie rilevanti, distinguendo tra l’ipotesi in cui la situazione sostanziale pregiudiziale costituisce presupposto legittimante l’esercizio di azioni di volontaria giurisdizione, e l’ipotesi in cui essa è elemento costitutivo del provvedimento volontario; in seguito, si procede alla definizione del regime processuale applicabile alle due ipotesi individuate, avendo cura altresì di determinare la disciplina applicabile nei casi speciali, rappresentati dalle figure di pregiudizialità contenziosa necessaria e dalle fattispecie in cui si determina l’attrazione delle funzioni di cura degli interessi alla giurisdizione contenziosa, a causa della pendenza del processo di cognizione pregiudiziale.

LA PREGIUDIZIALITA' CONTENZIOSA NEI PROCEDIMENTI (CAMERALI)DI VOLONTARIA GIURISDIZIONE (POTERI DEL GIUDICE ED EFFETTI DELLA DECISIONE)

MENCHINI, SERGIO
2004-01-01

Abstract

Lo scritto si prefigge di individuare la disciplina delle fattispecie in cui l’esercizio di funzioni giurisdizionali non contenziose da parte del giudice mediante il rito camerale impone la preventiva risoluzione di una questione pregiudiziale relativa all’esistenza o all’inesistenza di una situazione giuridica sostanziale (diritto soggettivo, rapporto giuridico, status), appartenente alle attribuzioni giurisdizionali contenziose; tra gli oggetti delle due giurisdizioni sussiste un nesso di pregiudizialità-dipendenza, il quale provoca interferenze tra i due processi (camerale e contenzioso). L’indagine individua, dapprima, le fattispecie rilevanti, distinguendo tra l’ipotesi in cui la situazione sostanziale pregiudiziale costituisce presupposto legittimante l’esercizio di azioni di volontaria giurisdizione, e l’ipotesi in cui essa è elemento costitutivo del provvedimento volontario; in seguito, si procede alla definizione del regime processuale applicabile alle due ipotesi individuate, avendo cura altresì di determinare la disciplina applicabile nei casi speciali, rappresentati dalle figure di pregiudizialità contenziosa necessaria e dalle fattispecie in cui si determina l’attrazione delle funzioni di cura degli interessi alla giurisdizione contenziosa, a causa della pendenza del processo di cognizione pregiudiziale.
2004
Menchini, Sergio
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