OBIETTIVI. Il ricorso alla Damage Control Surgery (DCS) mediante tecniche di temporaryabdominalclosure (TAC) è sempre più emergente sia nel trauma che nelle “catastrofi” settiche addominali. Infatti, sono ben noti i vantaggi dell’open abdomen (OA) rispetto alla laparotomia single-stage nel controllo delle infezioni intra-addominali (IA). Eppure, non esistono studi che analizzino il ruolo dell’OA nel paziente over 70aa con IA. Scopo di questo studio è analizzare e confrontare le caratteristiche preoperatorie e gli outcome post-operatori di pazienti under 70aaed over 70aa sottoposti a OA per cause settiche addominali. MATERIALI E METODI. Abbiamo considerato prospetticamente 98 pazienti sottoposti ad OA per cause settiche nel periodo 2010-2017. 50 pazienti (51%) presentavano un età < 70aa (Gruppo A), 48 pazienti (49%) un’età > 70aa (Gruppo B). Sono stati analizzati e comparati: sesso, BMI, ASA Score, Mannheim Peritonitis Index (MPI), classificazione di Björck modificata al first look, tipo di TAC utilizzata, numero medio di revisioni durante OA, durata media dell’OA (in giorni), tasso di chiusura fasciale definitivo, morbilità e mortalità perioperatoria. Il p < 0,05 è stato considerato significativo. RISULTATI. Il gruppo A e il gruppo B non sono risultati significativamente differenti per: sesso (A: F=18, M=32; B: F=25, M=23; p=0.06), BMI (26,82 vs 25,62 kg/m2; p=0.76), ASA score (3,3 vs 3,4; p = 0.37) e MPI (20,3 vs 21,4; p=0.46). In accordo con la classificazione di Björck modificata al first look, il gruppo A presentava la seguente distribuzione: 1A=5; 1B=12; 1C=9; 2A=5; 2B=9; 2C=10; 3A=0; 3B=0; mentre il gruppo B: 1A=2; 1B=6; 1C=16; 2A=1; 2B=12; 2C=10; 3A=0; 3B=1, (p=0.15). Considerando invece il tipo di TAC utilizzata, non sono state riconosciute significative differenze tra i due gruppi (A: Negative PressionWound Therapy =21; vacuum-pack tecnique sec. Barker =20 skin-closure =9; B: Negative Pression Wound Therapy =20; vacuum-pack tecnique sec. Barker = 22 skin-closure =6; p=0.72). Inoltre, non abbiamo identificato significative differenze tra i due gruppi per quanto riguarda: il numero medio di revisioni chirurgiche durante OA (A: 1.43 [1-8], B: 1.14 [1-4]; p=0.26), la durata media dell’OA (A: 3.95 [1-18], B: 3.51 [1-11]; p=0.60), tasso di chiusura fasciale definitivo (96% vs 100%; p=0.18) emorbidità (70% vs 67%; p=0.73). Al contrario, la mortalità post-operatoria è risultata significativamente più alta nel gruppo B (30% vs 52%; p = 0.02). CONCLUSIONI.L’OA è ampiamente utilizzato per il trattamento della sepsi intra-addominali al fine di ottenere un efficace controllo della sorgente infettiva e per prevenire/trattare la sindrome compartimentale addominale. Rispetto ai pazienti più giovani, la mortalità osservata nei pazienti over 70 aa sottoposti a OA risulta significativamente aumentata
RISULTATI DELLA METODICA DI ADDOME APERTO NEL TRATTAMENTO DELLA SEPSI ADDOMINALE NEL PAZIENTE ANZIANO
TARTAGLIA, DARIO;ROSSI, LEONARDO;LUCCHESI, MARINA;FANTACCI, RITA;COBUCCIO, LUIGI;BERTOLUCCI, ANDREA;CENGELI, ISMAIL;GALATIOTO, CHRISTIAN;CHIARUGI, MASSIMO
2017-01-01
Abstract
OBIETTIVI. Il ricorso alla Damage Control Surgery (DCS) mediante tecniche di temporaryabdominalclosure (TAC) è sempre più emergente sia nel trauma che nelle “catastrofi” settiche addominali. Infatti, sono ben noti i vantaggi dell’open abdomen (OA) rispetto alla laparotomia single-stage nel controllo delle infezioni intra-addominali (IA). Eppure, non esistono studi che analizzino il ruolo dell’OA nel paziente over 70aa con IA. Scopo di questo studio è analizzare e confrontare le caratteristiche preoperatorie e gli outcome post-operatori di pazienti under 70aaed over 70aa sottoposti a OA per cause settiche addominali. MATERIALI E METODI. Abbiamo considerato prospetticamente 98 pazienti sottoposti ad OA per cause settiche nel periodo 2010-2017. 50 pazienti (51%) presentavano un età < 70aa (Gruppo A), 48 pazienti (49%) un’età > 70aa (Gruppo B). Sono stati analizzati e comparati: sesso, BMI, ASA Score, Mannheim Peritonitis Index (MPI), classificazione di Björck modificata al first look, tipo di TAC utilizzata, numero medio di revisioni durante OA, durata media dell’OA (in giorni), tasso di chiusura fasciale definitivo, morbilità e mortalità perioperatoria. Il p < 0,05 è stato considerato significativo. RISULTATI. Il gruppo A e il gruppo B non sono risultati significativamente differenti per: sesso (A: F=18, M=32; B: F=25, M=23; p=0.06), BMI (26,82 vs 25,62 kg/m2; p=0.76), ASA score (3,3 vs 3,4; p = 0.37) e MPI (20,3 vs 21,4; p=0.46). In accordo con la classificazione di Björck modificata al first look, il gruppo A presentava la seguente distribuzione: 1A=5; 1B=12; 1C=9; 2A=5; 2B=9; 2C=10; 3A=0; 3B=0; mentre il gruppo B: 1A=2; 1B=6; 1C=16; 2A=1; 2B=12; 2C=10; 3A=0; 3B=1, (p=0.15). Considerando invece il tipo di TAC utilizzata, non sono state riconosciute significative differenze tra i due gruppi (A: Negative PressionWound Therapy =21; vacuum-pack tecnique sec. Barker =20 skin-closure =9; B: Negative Pression Wound Therapy =20; vacuum-pack tecnique sec. Barker = 22 skin-closure =6; p=0.72). Inoltre, non abbiamo identificato significative differenze tra i due gruppi per quanto riguarda: il numero medio di revisioni chirurgiche durante OA (A: 1.43 [1-8], B: 1.14 [1-4]; p=0.26), la durata media dell’OA (A: 3.95 [1-18], B: 3.51 [1-11]; p=0.60), tasso di chiusura fasciale definitivo (96% vs 100%; p=0.18) emorbidità (70% vs 67%; p=0.73). Al contrario, la mortalità post-operatoria è risultata significativamente più alta nel gruppo B (30% vs 52%; p = 0.02). CONCLUSIONI.L’OA è ampiamente utilizzato per il trattamento della sepsi intra-addominali al fine di ottenere un efficace controllo della sorgente infettiva e per prevenire/trattare la sindrome compartimentale addominale. Rispetto ai pazienti più giovani, la mortalità osservata nei pazienti over 70 aa sottoposti a OA risulta significativamente aumentataI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.