Partendo dall'innovativo volume pubblicato nell'ambito di un progetto denominato 'ScriptOralia', il saggio passa a illustrare le dinamiche di fissazione dell'uso parlato nella scrittura come chiave interpretativa delle origini e codificazione delle varie scriptae romanze: se tali dinamiche appaiono costanti nelle diverse varietà romanze, l'esemplificazione italiana spicca per la ricchezza della componente regionale, che marca un'ulteriore fattore di differenziazione dal latino.

[Saggio recensione su] M. Selig, B. Frank, J. Hartmann, Le passage à l'écrit des langues romanes, Tübingen, Narr, 1993.

ZACCARELLO, MICHELANGELO
1996-01-01

Abstract

Partendo dall'innovativo volume pubblicato nell'ambito di un progetto denominato 'ScriptOralia', il saggio passa a illustrare le dinamiche di fissazione dell'uso parlato nella scrittura come chiave interpretativa delle origini e codificazione delle varie scriptae romanze: se tali dinamiche appaiono costanti nelle diverse varietà romanze, l'esemplificazione italiana spicca per la ricchezza della componente regionale, che marca un'ulteriore fattore di differenziazione dal latino.
1996
Zaccarello, Michelangelo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/879452
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