La nota alla sentenza 18 agosto 2017, n. 4030 della Sez. V del Consiglio d Stato si concentra sull'analisi dei requisiti che permetterebbero di riconoscere o negare la presenza del c.d. "secondo requisito Teckal" (lo svolgimento dell'attività prevalente da parte della società partecipata a vantaggio del socio pubblico) ai fini della legittimazione dell'affidamento del servizio di igiene urbana secondo il modello in house. In particolare, si analizza come, a tali fini, possa o meno rilevare la complessiva dimensione dell'attività aziendale posta in essere dalla società partecipata (ricorrendo al profilo del fatturato totale medio), in un panorama normativo mutato a seguito dell'adozione delle nuove direttive europee in materia di appalti e concessioni e del loro recepimento nell'ordinamento italiano con il d.lgs. 50/2016.
Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza 18 agosto 2017, n. 4030: requisito dell’attività prevalente e gestione in house del servizio di igiene urbana dopo la direttiva 2014/24/Ue
alessio antonelli
2017-01-01
Abstract
La nota alla sentenza 18 agosto 2017, n. 4030 della Sez. V del Consiglio d Stato si concentra sull'analisi dei requisiti che permetterebbero di riconoscere o negare la presenza del c.d. "secondo requisito Teckal" (lo svolgimento dell'attività prevalente da parte della società partecipata a vantaggio del socio pubblico) ai fini della legittimazione dell'affidamento del servizio di igiene urbana secondo il modello in house. In particolare, si analizza come, a tali fini, possa o meno rilevare la complessiva dimensione dell'attività aziendale posta in essere dalla società partecipata (ricorrendo al profilo del fatturato totale medio), in un panorama normativo mutato a seguito dell'adozione delle nuove direttive europee in materia di appalti e concessioni e del loro recepimento nell'ordinamento italiano con il d.lgs. 50/2016.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.