Il lavoro si incentra sull'interpretazione da attribuire al 3° comma dell'art.34 della L.476 del 1998, laddove si afferma che il minore adottato acquista la cittadinanza italiana per effetto della trascrizione del provvedimento di adozione nei registri dello stato civile: si analizzano i vari profili tecnico-giuridici delle possibili soluzioni e si opta per una lettura della norma che ha il merito di evitare eventuali casi di apolidia; concretizzare il superiore interesse del minore e rispettare l'art.5 della Convenzione de l'Aja del 1993, garantendo al minore straniero la stabile permanenza sul nostro territorio.

Cittadinanza e adozione

POLETTI, BRUNILDE
2004-01-01

Abstract

Il lavoro si incentra sull'interpretazione da attribuire al 3° comma dell'art.34 della L.476 del 1998, laddove si afferma che il minore adottato acquista la cittadinanza italiana per effetto della trascrizione del provvedimento di adozione nei registri dello stato civile: si analizzano i vari profili tecnico-giuridici delle possibili soluzioni e si opta per una lettura della norma che ha il merito di evitare eventuali casi di apolidia; concretizzare il superiore interesse del minore e rispettare l'art.5 della Convenzione de l'Aja del 1993, garantendo al minore straniero la stabile permanenza sul nostro territorio.
2004
Poletti, Brunilde
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