Muovendo dall'analisi di una sentenza di inammissibilità della Corte costituzionale avente ad oggetto la supposta incostituzionalità ex art.3 Cost. dell’art. 335 c.p. - norma che, a parere del giudice rimettente, eleverebbe insensatamente a reato una condotta colposa di sottrazione di veicolo sottoposto a sequestro, quando la corrispondente ipotesi colposa viene ritenuta dalle Sezioni Unite della Cassazione rilevante solo come illecito amministrativo ex art.213, co.4 (essendo questa norma "speciale", ai sensi dell'art.9 l.689/81, rispetto a quella penale delll'art.334 c.p.) - l'Autore, constatata l'arguzia con cui la Corte va a configurare il fatto come "concorso colposo in illecito amministrativo doloso", fattispecie a sua volta prevalente sull'art.335 c.p., valuta, problematicamente, il sostegno che questa ulteriore pronuncia implicitamente fornisce al criterio "strutturale" di risoluzione del conflitto di norme e di illeciti, negli ultimi anni affermatosi presso la giurisprudenza di legittimità, e sostenuto da tempo da autorevole dottrina, in parte condivisa dall'Autore stesso.
Con una decisione ricca di spunti, la consulta "depenalizza" l’agevolazione colposa della sottrazione di veicolo sottoposto a sequestro amministrativo
VALLINI, ANTONIO
2012-01-01
Abstract
Muovendo dall'analisi di una sentenza di inammissibilità della Corte costituzionale avente ad oggetto la supposta incostituzionalità ex art.3 Cost. dell’art. 335 c.p. - norma che, a parere del giudice rimettente, eleverebbe insensatamente a reato una condotta colposa di sottrazione di veicolo sottoposto a sequestro, quando la corrispondente ipotesi colposa viene ritenuta dalle Sezioni Unite della Cassazione rilevante solo come illecito amministrativo ex art.213, co.4 (essendo questa norma "speciale", ai sensi dell'art.9 l.689/81, rispetto a quella penale delll'art.334 c.p.) - l'Autore, constatata l'arguzia con cui la Corte va a configurare il fatto come "concorso colposo in illecito amministrativo doloso", fattispecie a sua volta prevalente sull'art.335 c.p., valuta, problematicamente, il sostegno che questa ulteriore pronuncia implicitamente fornisce al criterio "strutturale" di risoluzione del conflitto di norme e di illeciti, negli ultimi anni affermatosi presso la giurisprudenza di legittimità, e sostenuto da tempo da autorevole dottrina, in parte condivisa dall'Autore stesso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.