Commento alla sentenza n.162/2014, con cui la Corte costituzionale ha dichiarato l'incostituzionalità delle norme della l.40/2004 che vietavano la c.d. "fecondazione eterologa". Si rileva, tra l'altro, come la Corte abbia ricondotto ai medesi parametri costituzionale la tutela della procreazione tanto "naturale" quanto "assistita", opportunamente smentendo ogni pregiudizio "naturalistico", ed abbia poi in specie incentrato sul diritto alla salute le proprie argomentazioni; con qualche forzatura ed enfasi, che potrebbe testimoniare l'intento di attribuire alla "salute" il ruolo non solo di fondamento, ma anche di limite per una rielaborazione costituzionalmente orientata della disciplina della procreazione medicalmente assistita. Infine, si apprezza come quello operato dalla Consulta finisca sostanzialmente con l'assumere i tratti di un tipico giudizio circa la necessaria (e nel caso di specie mancante) "offensività" di un illecito punitivo destinato, già per il suo precetto, a comprimere libertà fondamentali
Sistema e metodo di un biodiritto costituzionale: l’illegittimità del divieto di fecondazione “eterologa”
VALLINI, ANTONIO
2014-01-01
Abstract
Commento alla sentenza n.162/2014, con cui la Corte costituzionale ha dichiarato l'incostituzionalità delle norme della l.40/2004 che vietavano la c.d. "fecondazione eterologa". Si rileva, tra l'altro, come la Corte abbia ricondotto ai medesi parametri costituzionale la tutela della procreazione tanto "naturale" quanto "assistita", opportunamente smentendo ogni pregiudizio "naturalistico", ed abbia poi in specie incentrato sul diritto alla salute le proprie argomentazioni; con qualche forzatura ed enfasi, che potrebbe testimoniare l'intento di attribuire alla "salute" il ruolo non solo di fondamento, ma anche di limite per una rielaborazione costituzionalmente orientata della disciplina della procreazione medicalmente assistita. Infine, si apprezza come quello operato dalla Consulta finisca sostanzialmente con l'assumere i tratti di un tipico giudizio circa la necessaria (e nel caso di specie mancante) "offensività" di un illecito punitivo destinato, già per il suo precetto, a comprimere libertà fondamentaliI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.