“Cause sopravvenute da sole sufficienti” e nessi tra condotte. Per una collocazione dell’art.41, comma 2, c.p. nel quadro teorico della causalità “scientifica”

Dopo aver analizzato, criticamente, le più accreditate interpretazioni dell'art.41, cpv., c.p. - alcune intese a leggere in quella norma una correzione di carattere "normativo" alla teoria condizionalistica, altre invece orientate a ritenere la disposizione conforme a quella teoria - l'Autore propone una lettura alternativa, che intravede nella disposizione un riferimento ad un "condizionamento" tra condotte che, tuttavia, non può ritenersi causale in termini scientifici per la mancanza di leggi naturali atte a "coprire" sinergie di carattere meramente psicologico, intendendo così l'art.41 cpv. come norma volta a distinguere i casi di concause indipendenti, da quelli di concorso di persone o cooperazione colposa. Con lievi modifiche e limitati aggiornamenti il contributo è comparso anche sulla rivista telematica "diritto penale contemporaneo" (v. "indirizzo web pubblicazione")