Premessa L’acquifero confinato in ghiaie della pianura pisana riveste un’importanza strategica, in quanto contiene una risorsa idrica abbondante, di discreta qualità e sufficientemente protetta a profondità non particolarmente elevate, sfruttata per usi idropotabili, agricoli, turistici e localmente industriali. Tale cospicuo sfruttamento, se non regolamentato e monitorato, può compromettere la risorsa idrica dell’acquifero in ghiaie in termini sia di quantità che di qualità. In effetti, studi precedentemente intrapresi, anche nell’ambito di progetti che hanno visto coinvolti gli scriventi in collaborazione con lo stesso Ente Parco Regionale Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli (Parco MSRM), hanno già evidenziato un certo grado di generale sovrasfruttamento del sistema acquifero, che inizia a denotare indizi di sofferenza sotto forma di consistenti depressioni piezometriche, deterioramento della qualità delle acque e ingressione di acqua di mare. In qualità di ente pubblico chiamato a fornire un parere vincolante sul rilascio delle concessioni in materia di risorsa idrica nell’ambito del territorio di competenza, il Parco MSRM ha promosso e finanziato uno studio multidisciplinare, idrogeologico e agronomico. Tale studio ha avuto lo scopo di approfondire le conoscenze scientifiche in merito al fenomeno dell’intrusione di acqua di mare nell’acquifero suddetto e alle modalità di utilizzo della risorsa idrica, nella specifica zona compresa fra il Fiume Arno ed il Canale Scolmatore. Il progetto di ricerca ha visto coinvolti il Centro Interdipartimentale di Ricerche Agro Ambientali Enrico Avanzi (CIRAA) dell’Università di Pisa, l'Istituto di Geoscienze e Georisorse (IGG) del CNR, il Dipartimento di Scienze della Terra (DST) dell’Università di Pisa e il Dipartimento di Agronomia e Gestione dell’Agroecosistema (DAGA - Laboratorio Certes) dell’Università di Pisa. Limitatamente alla parte di progetto dedicata allo studio idrogeologico e idrogeochimico-isotopico del sistema acquifero, in data 10/10/2011 è stato stipulato, tra Parco MSRM, IGG e DST, un Accordo di Collaborazione Scientifica di durata biennale. In tal senso, è opportuno ricordare, come era già stato evidenziato nella Relazione di fine primo anno (Doveri e Giannecchini, 2014), che, per quanto l’art. 6 dell’Accordo stabilisse che il progetto di studio dovesse essere fatto partire dalla data di stipula (e quindi dal 10/10/2011), in realtà, in accordo con il Parco MSRM, la parte di acquisizione dati è iniziata a luglio 2012, una volta realizzati i piezometri e collocate le sonde multiparametriche, attività quest’ultime di competenza del Parco (art. 3). Inoltre, considerando il fatto che i 2 anni seguenti all’inizio delle attività (2013-2014) sono stati particolarmente piovosi, in comune accordo col Parco MSRM è stato ritenuto utile effettuare un’ulteriore campagna di misure a fine estate del 2015, in modo da avere una “fotografia” rappresentativa di reali condizioni di magra della falda acquifera. Il personale IGG e DST ha seguito il progetto sin dalle fasi iniziali, comprendendo quindi sia la realizzazione dei piezometri, sia l’installazione delle sonde di monitoraggio in continuo. Ha inoltre provveduto ad eseguire 9 campagne di misura dei parametri fisico-chimici, livelli piezometrici e campionamento delle acque, nonché a svolgere le analisi di laboratorio e elaborare tutti i dati raccolti nel corso del progetto. In particolare, i dati idrogeologici e geochimici sono stati acquisiti sia nei piezometri realizzati, sia in un congruo numero di pozzi presenti nell’area di studio, sia in una serie di corsi d’acqua fra cui i due principali, Fiume Arno e Canale Scolmatore, comprendendo quindi anche la problematica dei possibili rapporti tra acque superficiali e sotterranee. Sono state altresì effettuate delle prove di emungimento in alcuni dei piezometri di neo-realizzazione, nonché in uno dei principali pozzi di emungimento della zona, le quali hanno permesso di ottenere i parametri idraulici (ad es. coefficiente di permeabilità, trasmissività) caratteristici dell’acquifero. Le attività effettuate nell’ambito del progetto sono state oggetto anche di attività di tirocinio e di diverse Tesi di Laurea di studenti del Corso di Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie Geologiche dell’Università di Pisa. Con il presente report tecnico-scientifico sono illustrate in dettaglio le attività effettuate nel corso dell’intero progetto, presentati i relativi risultati e le informazioni da questi derivanti, andando a completare quanto riportato nella relazione intermedia (Doveri e Giannecchini, 2014, n° prot. IGG-CNR 0001516 del 10/07/2014; n° prot. DST-UniPi 0001310 del 23/07/2014 ).

Studio del fenomeno dell’intrusione marina nella falda confinata in ghiaie e dei rapporti tra sistema freatico e confinato nell’area del Parco MSRM compresa tra Fiume Arno e Canale Scolmatore. Relazione finale

DOVERI M.
;
GIANNECCHINI R.
2017-01-01

Abstract

Premessa L’acquifero confinato in ghiaie della pianura pisana riveste un’importanza strategica, in quanto contiene una risorsa idrica abbondante, di discreta qualità e sufficientemente protetta a profondità non particolarmente elevate, sfruttata per usi idropotabili, agricoli, turistici e localmente industriali. Tale cospicuo sfruttamento, se non regolamentato e monitorato, può compromettere la risorsa idrica dell’acquifero in ghiaie in termini sia di quantità che di qualità. In effetti, studi precedentemente intrapresi, anche nell’ambito di progetti che hanno visto coinvolti gli scriventi in collaborazione con lo stesso Ente Parco Regionale Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli (Parco MSRM), hanno già evidenziato un certo grado di generale sovrasfruttamento del sistema acquifero, che inizia a denotare indizi di sofferenza sotto forma di consistenti depressioni piezometriche, deterioramento della qualità delle acque e ingressione di acqua di mare. In qualità di ente pubblico chiamato a fornire un parere vincolante sul rilascio delle concessioni in materia di risorsa idrica nell’ambito del territorio di competenza, il Parco MSRM ha promosso e finanziato uno studio multidisciplinare, idrogeologico e agronomico. Tale studio ha avuto lo scopo di approfondire le conoscenze scientifiche in merito al fenomeno dell’intrusione di acqua di mare nell’acquifero suddetto e alle modalità di utilizzo della risorsa idrica, nella specifica zona compresa fra il Fiume Arno ed il Canale Scolmatore. Il progetto di ricerca ha visto coinvolti il Centro Interdipartimentale di Ricerche Agro Ambientali Enrico Avanzi (CIRAA) dell’Università di Pisa, l'Istituto di Geoscienze e Georisorse (IGG) del CNR, il Dipartimento di Scienze della Terra (DST) dell’Università di Pisa e il Dipartimento di Agronomia e Gestione dell’Agroecosistema (DAGA - Laboratorio Certes) dell’Università di Pisa. Limitatamente alla parte di progetto dedicata allo studio idrogeologico e idrogeochimico-isotopico del sistema acquifero, in data 10/10/2011 è stato stipulato, tra Parco MSRM, IGG e DST, un Accordo di Collaborazione Scientifica di durata biennale. In tal senso, è opportuno ricordare, come era già stato evidenziato nella Relazione di fine primo anno (Doveri e Giannecchini, 2014), che, per quanto l’art. 6 dell’Accordo stabilisse che il progetto di studio dovesse essere fatto partire dalla data di stipula (e quindi dal 10/10/2011), in realtà, in accordo con il Parco MSRM, la parte di acquisizione dati è iniziata a luglio 2012, una volta realizzati i piezometri e collocate le sonde multiparametriche, attività quest’ultime di competenza del Parco (art. 3). Inoltre, considerando il fatto che i 2 anni seguenti all’inizio delle attività (2013-2014) sono stati particolarmente piovosi, in comune accordo col Parco MSRM è stato ritenuto utile effettuare un’ulteriore campagna di misure a fine estate del 2015, in modo da avere una “fotografia” rappresentativa di reali condizioni di magra della falda acquifera. Il personale IGG e DST ha seguito il progetto sin dalle fasi iniziali, comprendendo quindi sia la realizzazione dei piezometri, sia l’installazione delle sonde di monitoraggio in continuo. Ha inoltre provveduto ad eseguire 9 campagne di misura dei parametri fisico-chimici, livelli piezometrici e campionamento delle acque, nonché a svolgere le analisi di laboratorio e elaborare tutti i dati raccolti nel corso del progetto. In particolare, i dati idrogeologici e geochimici sono stati acquisiti sia nei piezometri realizzati, sia in un congruo numero di pozzi presenti nell’area di studio, sia in una serie di corsi d’acqua fra cui i due principali, Fiume Arno e Canale Scolmatore, comprendendo quindi anche la problematica dei possibili rapporti tra acque superficiali e sotterranee. Sono state altresì effettuate delle prove di emungimento in alcuni dei piezometri di neo-realizzazione, nonché in uno dei principali pozzi di emungimento della zona, le quali hanno permesso di ottenere i parametri idraulici (ad es. coefficiente di permeabilità, trasmissività) caratteristici dell’acquifero. Le attività effettuate nell’ambito del progetto sono state oggetto anche di attività di tirocinio e di diverse Tesi di Laurea di studenti del Corso di Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie Geologiche dell’Università di Pisa. Con il presente report tecnico-scientifico sono illustrate in dettaglio le attività effettuate nel corso dell’intero progetto, presentati i relativi risultati e le informazioni da questi derivanti, andando a completare quanto riportato nella relazione intermedia (Doveri e Giannecchini, 2014, n° prot. IGG-CNR 0001516 del 10/07/2014; n° prot. DST-UniPi 0001310 del 23/07/2014 ).
2017
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