Premessa L’acquifero contenuto nei sedimenti ciottoloso-ghiaiosi della Piana di Lucca costituisce certamente uno dei serbatoi di acqua sotterranea più importanti e strategici della intera Provincia di Lucca, sia per le sue caratteristiche idrogeologiche, sia per le abbondanti riserve idriche in esso contenute. Per questi motivi, tale acquifero è da tempo oggetto di cospicui emungimenti, per scopi idropotabili, industriali ed irrigui. Ciò ha determinato nel tempo una consistente depressione del livello piezometrico della falda, specialmente nelle aree di insediamento dei campi-pozzi (particolarmente delicate risultano le zone dei campi-pozzi delle Cerbaie, del Pollino e di Filettole, da cui vengono estratti ingenti quantitativi di acqua per uso idropotabile). Molto significativo, in tal senso, risulta il grafico riportato in fig. 1, elaborato dall’Autorità di Bacino del Serchio, in cui si può apprezzare l’entità dell’abbassamento piezometrico tra il 1971 e il 2002 lungo una sezione NW-SE della Piana di Lucca. Problemi legati al sovrasfruttamento della risorsa idrica si manifestano allorché non si dispongono delle conoscenze adeguate degli acquiferi, delle loro caratteristiche idrogeologiche (soprattutto in termini di immagazzinamento e trasmissività) e delle loro disponibilità idriche, legate alla ricarica. Tra l’altro, per la sua conformazione geografico-politica, la piana di Lucca-Bientina, nel cui sottosuolo risiede l’acquifero in oggetto, coinvolge diversi enti preposti alla gestione e regolamentazione dell’uso della risorsa idrica, tra cui le Province di Lucca e Pisa, l’Autorità di Bacino del Fiume Serchio, l’Autorità di Bacino del Fiume Arno e i consorzi di bonifica. Al fine di disporre di un piano di gestione condiviso della risorsa idrica, volto quindi alla pianificazione sostenibile dello sfruttamento, l’Amministrazione Provinciale di Lucca, ente competente per la redazione del Piano di Regolazione Usi Acque Superficiali e Sotterranee, dopo aver approvato in data 8 settembre 2009 un Protocollo di Intesa con le Autorità di Bacino dei fiumi Arno e Serchio, ha promosso uno studio finalizzato ad ottenere un modello idrogeologico numerico dell’acquifero della Piana di Lucca. A tale scopo, l’ente, con Determinazione Dirigenziale n. 417 del 03/11/2009 ha incaricato il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa e la Scuola Superiore S. Anna di Pisa di realizzare rispettivamente il modello geologico-idrogeologico concettuale di sottosuolo e il modello numerico dell’acquifero. Il primo è lo strumento fondamentale per impostare e calibrare il modello numerico, mentre quest’ultimo costituisce lo strumento gestionale della risorsa, in grado di fornire bilanci idrogeologici e scenari previsionali. Di seguito, viene sinteticamente esposto il lavoro svolto dal Dipartimento di Scienze della Terra per quanto attiene alla parte di competenza e i risultati conseguiti.

Relazione sull’attività svolta dal Gruppo di Geologia Applicata del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa nell’ambito della convenzione stipulata con l’Amministrazione Provinciale di Lucca per lo studio idrogeologico della Piana di Lucca

PUCCINELLI A.;GIANNECCHINI R.
;
D’AMATO AVANZI G.
2011-01-01

Abstract

Premessa L’acquifero contenuto nei sedimenti ciottoloso-ghiaiosi della Piana di Lucca costituisce certamente uno dei serbatoi di acqua sotterranea più importanti e strategici della intera Provincia di Lucca, sia per le sue caratteristiche idrogeologiche, sia per le abbondanti riserve idriche in esso contenute. Per questi motivi, tale acquifero è da tempo oggetto di cospicui emungimenti, per scopi idropotabili, industriali ed irrigui. Ciò ha determinato nel tempo una consistente depressione del livello piezometrico della falda, specialmente nelle aree di insediamento dei campi-pozzi (particolarmente delicate risultano le zone dei campi-pozzi delle Cerbaie, del Pollino e di Filettole, da cui vengono estratti ingenti quantitativi di acqua per uso idropotabile). Molto significativo, in tal senso, risulta il grafico riportato in fig. 1, elaborato dall’Autorità di Bacino del Serchio, in cui si può apprezzare l’entità dell’abbassamento piezometrico tra il 1971 e il 2002 lungo una sezione NW-SE della Piana di Lucca. Problemi legati al sovrasfruttamento della risorsa idrica si manifestano allorché non si dispongono delle conoscenze adeguate degli acquiferi, delle loro caratteristiche idrogeologiche (soprattutto in termini di immagazzinamento e trasmissività) e delle loro disponibilità idriche, legate alla ricarica. Tra l’altro, per la sua conformazione geografico-politica, la piana di Lucca-Bientina, nel cui sottosuolo risiede l’acquifero in oggetto, coinvolge diversi enti preposti alla gestione e regolamentazione dell’uso della risorsa idrica, tra cui le Province di Lucca e Pisa, l’Autorità di Bacino del Fiume Serchio, l’Autorità di Bacino del Fiume Arno e i consorzi di bonifica. Al fine di disporre di un piano di gestione condiviso della risorsa idrica, volto quindi alla pianificazione sostenibile dello sfruttamento, l’Amministrazione Provinciale di Lucca, ente competente per la redazione del Piano di Regolazione Usi Acque Superficiali e Sotterranee, dopo aver approvato in data 8 settembre 2009 un Protocollo di Intesa con le Autorità di Bacino dei fiumi Arno e Serchio, ha promosso uno studio finalizzato ad ottenere un modello idrogeologico numerico dell’acquifero della Piana di Lucca. A tale scopo, l’ente, con Determinazione Dirigenziale n. 417 del 03/11/2009 ha incaricato il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa e la Scuola Superiore S. Anna di Pisa di realizzare rispettivamente il modello geologico-idrogeologico concettuale di sottosuolo e il modello numerico dell’acquifero. Il primo è lo strumento fondamentale per impostare e calibrare il modello numerico, mentre quest’ultimo costituisce lo strumento gestionale della risorsa, in grado di fornire bilanci idrogeologici e scenari previsionali. Di seguito, viene sinteticamente esposto il lavoro svolto dal Dipartimento di Scienze della Terra per quanto attiene alla parte di competenza e i risultati conseguiti.
2011
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/892198
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact