Nel 2015 le condizioni del mercato del lavoro sono migliorate, tanto in Toscana quanto in Italia, sebbene la ripresa sia inferiore a quanto servirebbe per chiudere il divario indotto dalla crisi. La ripresa è infatti fragile, perché non abbastanza robusta e pervasiva fra i settori, il territorio e i lavoratori. Dovremo inoltre attendere la fine dello sgravio contributivo, per capire quanta parte della crescita del lavoro sia stata alimentata dalla riduzione del costo del lavoro, e quanta sia invece connessa al miglioramento del ciclo economico. Il mercato del lavoro, per effetto dei recenti provvedimenti, è però meno precario e segmentato del passato, tanto nelle modalità di ingresso quanto nella estensione del tasso di copertura degli ammortizzatori. All’analisi di queste ed altre tendenze, come ad una approfondita valutazione degli effetti sulla crescita e sulla composizione dell’occupazione imputabili alla riduzione del costo del lavoro e alla nuova disciplina sui licenziamenti (il cd. job acts), è dedicato il Rapporto di quest’anno. Che, come di consueto, integra l’analisi dei dati relativi agli stock (occupati, disoccupati, attivi) con quella dei flussi (rapporti di lavoro e avviamenti), al fine di fornire un quadro delle relazioni che legano le caratteristiche della domanda e dell’offerta di lavoro per modalità d’impiego, soggetti, territori e componenti demografiche.

I fabbisogni occupazionali secondo i dati di flusso

David Burgalassi;
2016-01-01

Abstract

Nel 2015 le condizioni del mercato del lavoro sono migliorate, tanto in Toscana quanto in Italia, sebbene la ripresa sia inferiore a quanto servirebbe per chiudere il divario indotto dalla crisi. La ripresa è infatti fragile, perché non abbastanza robusta e pervasiva fra i settori, il territorio e i lavoratori. Dovremo inoltre attendere la fine dello sgravio contributivo, per capire quanta parte della crescita del lavoro sia stata alimentata dalla riduzione del costo del lavoro, e quanta sia invece connessa al miglioramento del ciclo economico. Il mercato del lavoro, per effetto dei recenti provvedimenti, è però meno precario e segmentato del passato, tanto nelle modalità di ingresso quanto nella estensione del tasso di copertura degli ammortizzatori. All’analisi di queste ed altre tendenze, come ad una approfondita valutazione degli effetti sulla crescita e sulla composizione dell’occupazione imputabili alla riduzione del costo del lavoro e alla nuova disciplina sui licenziamenti (il cd. job acts), è dedicato il Rapporto di quest’anno. Che, come di consueto, integra l’analisi dei dati relativi agli stock (occupati, disoccupati, attivi) con quella dei flussi (rapporti di lavoro e avviamenti), al fine di fornire un quadro delle relazioni che legano le caratteristiche della domanda e dell’offerta di lavoro per modalità d’impiego, soggetti, territori e componenti demografiche.
2016
Burgalassi, David; Cappellini, Elena; Marinari, Donatella; Patacchini, Valentina; Sciclone, Nicola
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/892267
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact