Il percorso di lettura che propongo ha come obiettivo la messa in risalto di alcune divergenze, estremamente produttive sul piano teorico, presenti nel concetto di arte come “apparenza” (Schein), influenzato come noto dalle idee illuministiche sul ruolo dell’arte nella società (“educazione estetica”) e da un’estetica del sublime che sotto molti aspetti già adombra quella romantica. Se in un celebre passo dei Kallias-Briefe Schiller definisce la bellezza «Freiheit in der Erscheinung», tale definizione non è solamente riferibile a un’estetica da collocarsi nel solco del trascendentalismo kantiano, ma, nel suo complesso, al discorso tardo illuministico sulle funzioni e le prerogative della rappresentazione in ambito finzionale, partendo dal presupposto che Schiller procede da Dramatiker nello sviluppo del suo pensiero.
Libertà nell´apparenza. Estetica e rappresentazione in Schiller
Francesco Rossi
2017-01-01
Abstract
Il percorso di lettura che propongo ha come obiettivo la messa in risalto di alcune divergenze, estremamente produttive sul piano teorico, presenti nel concetto di arte come “apparenza” (Schein), influenzato come noto dalle idee illuministiche sul ruolo dell’arte nella società (“educazione estetica”) e da un’estetica del sublime che sotto molti aspetti già adombra quella romantica. Se in un celebre passo dei Kallias-Briefe Schiller definisce la bellezza «Freiheit in der Erscheinung», tale definizione non è solamente riferibile a un’estetica da collocarsi nel solco del trascendentalismo kantiano, ma, nel suo complesso, al discorso tardo illuministico sulle funzioni e le prerogative della rappresentazione in ambito finzionale, partendo dal presupposto che Schiller procede da Dramatiker nello sviluppo del suo pensiero.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.