It is well known that Pliny the Younger’s correspondence provides important information about the author’s activity as patronus causae, involved in cognitiones de repetundis before the Roman Senate. In 93 A.D. in particular, Herennius Senecio and Pliny successfully prosecuted a case against Baebius Massa for repetundae during his administration as governor in Baetica. At the end of the process, Baebius’s property was in publica custodia in order to make reparations possible and available to the provincials. Herennius Senecio, fearing that the confiscated assets were returned to the defendant, persuaded Pliny to file a motion to the consuls who were responsible for their custody. During the consular hearing, Baebius retaliated by bringing a charge of maiestas against Herennius, accusing him of impietas, but he was compelled to drop the case when Pliny managed to prove with his own oratory technique the intrinsic contradictions of this blatant, unfounded accusatio.

Come noto, l'epistolario di Plinio il Giovane fornisce importanti informazioni circa la di lui attività di "patronus causae" impegnato in "cognitiones de repetundis" innanzi al senato romano. Il più antico processo di questo tipo di cui abbiamo notizia dall’epistolario (7.33) vede, come noto, l’autore onerato, insieme ad Erennio Senecione, dell’accusa davanti al senato romano di Bebio Massa per le malversazioni da esso compiute durante il suo governatorato della Betica. Plinio non fornisce indicazioni di sorta circa le dinamiche di questo processo e si limita a dare sbrigativamente conto dell’esito negativo per l’imputato. Il riferimento dell’autore ad una delibera del senato, successiva alla condanna, tesa a garantire la pubblica custodia dei beni di Massa che rimanevano, quindi, di proprietà del condannato. Il racconto pliniano induce inoltre a ritenere che nel primo principato i consoli assumessero in prima persona siffatta custodia o, piuttosto, che essi provvedessero alla nomina di custodi chiamati ad operare sotto la loro supervisione. Erennio Senecione, avendo subodorato che i consoli si sarebbero occupati dei reclami, dovette temere che Massa riuscisse a recuperare i propri beni prima che i provinciali avessero ottenuto la restituzione del maltolto; si rivolse, quindi, a Plinio e gli chiese di condividere, con la medesima intesa con cui avevano portato a buon fine l’accusa loro affidata, l’iniziativa di adire i sommi magistrati e presentare istanza affinché gli stessi non permettessero che andassero dispersi i beni affidati alla loro responsabilità. Tale iniziativa destò comprensibili perplessità nell’autore, giacché dal punto di vista formale il compito dei due patroni poteva dirsi esaurito con la condanna dell’imputato. Infine egli ritenne, tuttavia, di non poter abbandonare il collega spagnolo e di dover condividere con lui questa iniziativa, in ossequio ad un obbligo deontologico di ‘solidarietà’ che imponeva ai patroni causae di condividere tanto i "beneficia", quanto gli oneri conseguenti ad una difesa processuale.

Plinio il Giovane ed il processo di Bebio Massa

procchi
Primo
2017-01-01

Abstract

It is well known that Pliny the Younger’s correspondence provides important information about the author’s activity as patronus causae, involved in cognitiones de repetundis before the Roman Senate. In 93 A.D. in particular, Herennius Senecio and Pliny successfully prosecuted a case against Baebius Massa for repetundae during his administration as governor in Baetica. At the end of the process, Baebius’s property was in publica custodia in order to make reparations possible and available to the provincials. Herennius Senecio, fearing that the confiscated assets were returned to the defendant, persuaded Pliny to file a motion to the consuls who were responsible for their custody. During the consular hearing, Baebius retaliated by bringing a charge of maiestas against Herennius, accusing him of impietas, but he was compelled to drop the case when Pliny managed to prove with his own oratory technique the intrinsic contradictions of this blatant, unfounded accusatio.
2017
Procchi, Federico
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