Il contributo è dedicato anzitutto al prologo della Commedia iniziante "Dante, poeta sovrano" e presente in otto mss. e in un incunabolo. Dal più antico e autorevole testimone (ms. di Altona- Amburgo, Schulbibliothek des Christianeums N. 2 Aa.5./7 = Alt) si trascrive integralmente la prima parte del prologo e se ne esaminano i rapporti con l’esegesi di Guido da Pisa. Si considera poi la ricca illustrazione pittorica del codice, largamente dipendente nell’Inferno da quella del ms. di Chantilly, Musée Condé, 597 (= Cha) con l’ultima versione del commento di Guido, dedicato tra il 1335 e il 1340 al nobile genovese Lucano Spinola; rispetto alla rappresentazione del Limbo, in particolare, risulta chiara la corrispondenza tra esegesi di Guido, proemio e rubriche di Alt, illustrazione pittorica di Cha e di Alt. L’esame tocca infine alcuni aspetti testuali della Commedia e abbraccia la complessiva caratterizzazione linguistica di Alt, che risulta pisana sia nel prologo sia nel testo e nelle rubriche della prima cantica, di due terzi della seconda e degli ultimi canti della terza (questi dovuti ad altra mano). Si notano pure, oltre a concorrenti forme fiorentine e talora di altre aree toscane, sporadici aspetti lessicali di tipo ligure nel prologo, nelle rubriche e nell’Inferno. In base al complesso delle analisi il prologo "Dante poeta sovrano" risulta originariamente legato proprio al codice oggi ad Altona. In conclusione si discutono questioni di datazione e localizzazione, dato che da un lato un manufatto tanto prezioso doveva avere un destinatario importante, dall’altro la sua storia è stata evidentemente complessa, come indica l’intervento di diversi amanuensi e illustratori in un ampio arco temporale. In ogni caso il "Codex altonensis" si inscrive in una rete di rapporti tra Pisa e Genova particolarmente rilevante per il culto di Dante.

Dante poeta sovrano e il "Codex Altonensis"

Fabrizio Franceschini
2017-01-01

Abstract

Il contributo è dedicato anzitutto al prologo della Commedia iniziante "Dante, poeta sovrano" e presente in otto mss. e in un incunabolo. Dal più antico e autorevole testimone (ms. di Altona- Amburgo, Schulbibliothek des Christianeums N. 2 Aa.5./7 = Alt) si trascrive integralmente la prima parte del prologo e se ne esaminano i rapporti con l’esegesi di Guido da Pisa. Si considera poi la ricca illustrazione pittorica del codice, largamente dipendente nell’Inferno da quella del ms. di Chantilly, Musée Condé, 597 (= Cha) con l’ultima versione del commento di Guido, dedicato tra il 1335 e il 1340 al nobile genovese Lucano Spinola; rispetto alla rappresentazione del Limbo, in particolare, risulta chiara la corrispondenza tra esegesi di Guido, proemio e rubriche di Alt, illustrazione pittorica di Cha e di Alt. L’esame tocca infine alcuni aspetti testuali della Commedia e abbraccia la complessiva caratterizzazione linguistica di Alt, che risulta pisana sia nel prologo sia nel testo e nelle rubriche della prima cantica, di due terzi della seconda e degli ultimi canti della terza (questi dovuti ad altra mano). Si notano pure, oltre a concorrenti forme fiorentine e talora di altre aree toscane, sporadici aspetti lessicali di tipo ligure nel prologo, nelle rubriche e nell’Inferno. In base al complesso delle analisi il prologo "Dante poeta sovrano" risulta originariamente legato proprio al codice oggi ad Altona. In conclusione si discutono questioni di datazione e localizzazione, dato che da un lato un manufatto tanto prezioso doveva avere un destinatario importante, dall’altro la sua storia è stata evidentemente complessa, come indica l’intervento di diversi amanuensi e illustratori in un ampio arco temporale. In ogni caso il "Codex altonensis" si inscrive in una rete di rapporti tra Pisa e Genova particolarmente rilevante per il culto di Dante.
2017
Franceschini, Fabrizio
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