Buona fede oggettiva, contratti di impresa e diritto europeo

Il saggio esamina il principio della buona fede oggettiva alla luce della profonda evoluzione che ha caratterizzata l'istituto. In particolare, il lavoro si apre con una riflessione sulle ragioni che hanno condotto dall'atteggiamento di diffuso scetticismo nei confronti della clausola generale alla sua centralità nel quadro del diritto privato europeo. Identificate tale ragioni, di tipo sostanziale, istituzionale e di tecnica normativa, l'indagine prosegue evidenziando l'arricchimento delle funzioni acquisite dalla buona fede: non più solo una funzione construens rispetto al contratto, ma anche una funzione destruens che giudica la giustizia normativa del contenuto contrattuale nei contratti asimmetrici. Da ultimo, il contributo affronta il tema cardinale relativo allo stesso contenuto della buona fede oggettiva rivolgendo una particolare attenzione sia ai rapporti fra la clausola e il mercato sia alla c.d. querelle costituzionale.