Recensione della doppia personale di Beatrice Meoni e Silvia Vendramel (Pisa, giugno 2018). Lavorando nei media della pittura (Meoni) e della scultura (Vendramel), e prendendo spunto da "La caduta di Icaro" di Pieter Bruegel il Vecchio e dal lavoro di Bas Jan Ader, le due artiste declinano un'estetica della "lateralità" e dello "slittamento" ai margini. Tali concetti trovano applicazione nell'organizzazione destrutturata delle forme pittoriche o scultoree, ma hanno una risonanza esistenziale ed etica nel contesto storico (di crescenti xenofobia e nazionalismo) coincidente con i giorni dell'inaugurazione della mostra.
Slittamenti e margini. Beatrice Meoni e Silvia Vendramel a Pisa
Cortesini Sergio
2018-01-01
Abstract
Recensione della doppia personale di Beatrice Meoni e Silvia Vendramel (Pisa, giugno 2018). Lavorando nei media della pittura (Meoni) e della scultura (Vendramel), e prendendo spunto da "La caduta di Icaro" di Pieter Bruegel il Vecchio e dal lavoro di Bas Jan Ader, le due artiste declinano un'estetica della "lateralità" e dello "slittamento" ai margini. Tali concetti trovano applicazione nell'organizzazione destrutturata delle forme pittoriche o scultoree, ma hanno una risonanza esistenziale ed etica nel contesto storico (di crescenti xenofobia e nazionalismo) coincidente con i giorni dell'inaugurazione della mostra.File in questo prodotto:
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