In margine alla riscoperta della lettera del 1135 dei consoli pisani ai colleghi di Gaeta, se ne mostra l'importanza per la ricostruzione della spedizione contro Amalfi che avrebbe consentito ai Pisani di trafugare il celebre ms. delle Pandette ora fiorentine, e si ripercorrono gli studi settecenteschi in materia (cd. disputa pandettaria, in particolare fra G. Grandi e B. Tanucci). Si propone di identificare in uno dei tre mittenti il console celebrato da un'iscrizione funeraria del Duomo di Pisa.

Fra epigrafi e cronache: Pisa, consoli e Pandette dal 1135 alla "leggenda amalfitana" (I)

STAGNI, ERNESTO
2005-01-01

Abstract

In margine alla riscoperta della lettera del 1135 dei consoli pisani ai colleghi di Gaeta, se ne mostra l'importanza per la ricostruzione della spedizione contro Amalfi che avrebbe consentito ai Pisani di trafugare il celebre ms. delle Pandette ora fiorentine, e si ripercorrono gli studi settecenteschi in materia (cd. disputa pandettaria, in particolare fra G. Grandi e B. Tanucci). Si propone di identificare in uno dei tre mittenti il console celebrato da un'iscrizione funeraria del Duomo di Pisa.
2005
Stagni, Ernesto
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