Si ricostruisce l’evoluzione recente della normativa relativa al reclutamento del personale docente e ricercatore nelle Università. Si sottolinea la crescente importanza assunta dai criteri “oggettivi” e quantitativi di valutazione, la cui definizione sempre più rigida rende progressivamente più ristretto lo spazio lasciato all’autonomo giudizio “qualitativo” dei commissari., esponendo tale giudizio alla possibilità di facili ricorsi in sede di giustizia amministrativa. Da un lato ciò limita in misura sostanziale una delle prerogative dell’autonomia universitaria, dall’altro la scarsa correlazione tra misure quantitative (spesso anche concettualmente discutibili) e giudizi di merito rende assai opinabile, in molti casi, l’esito qualitativo di selezioni operate quasi soltanto sulla base di dati di natura bibliometrica.
Concorsi e ricorsi: meglio la legge o la giustizia?
paolo rossi
2018-01-01
Abstract
Si ricostruisce l’evoluzione recente della normativa relativa al reclutamento del personale docente e ricercatore nelle Università. Si sottolinea la crescente importanza assunta dai criteri “oggettivi” e quantitativi di valutazione, la cui definizione sempre più rigida rende progressivamente più ristretto lo spazio lasciato all’autonomo giudizio “qualitativo” dei commissari., esponendo tale giudizio alla possibilità di facili ricorsi in sede di giustizia amministrativa. Da un lato ciò limita in misura sostanziale una delle prerogative dell’autonomia universitaria, dall’altro la scarsa correlazione tra misure quantitative (spesso anche concettualmente discutibili) e giudizi di merito rende assai opinabile, in molti casi, l’esito qualitativo di selezioni operate quasi soltanto sulla base di dati di natura bibliometrica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.