Oggetto dello studio è il testo della “Cronica di Pisa”, cronaca anonima composta in volgare a cavallo tra il XIV e il XV secolo, che si presenta come un documento di eccezionale importanza per la storia pisana non solo trecentesca. All’interno del testo è individuata l’area semantica della politica ed attraverso la precisazione degli stilemi lessicali ad essa afferenti (per es. guelfo, ghibellino, grande, stato, reggimento, vendetta, etc.) è ricostruito il significato che ad eventi specifici della storia pisana viene dato: schieramenti politici, meccanismi di governo, lotte di fazione, sovvertimenti di regime, rapporti tra Pisa e le altre città toscane. Lo studio del lessico si presenta in tal senso come uno strumento di estrema efficacia per far ulteriormente “parlare la fonte, poiché attraverso l’abito linguistico l’anonimo autore cifra, inequivocabilmente, la realtà raccontata.
Note sul lessico politico di una cronaca pisana trecentesca
IANNELLA, CECILIA
2005-01-01
Abstract
Oggetto dello studio è il testo della “Cronica di Pisa”, cronaca anonima composta in volgare a cavallo tra il XIV e il XV secolo, che si presenta come un documento di eccezionale importanza per la storia pisana non solo trecentesca. All’interno del testo è individuata l’area semantica della politica ed attraverso la precisazione degli stilemi lessicali ad essa afferenti (per es. guelfo, ghibellino, grande, stato, reggimento, vendetta, etc.) è ricostruito il significato che ad eventi specifici della storia pisana viene dato: schieramenti politici, meccanismi di governo, lotte di fazione, sovvertimenti di regime, rapporti tra Pisa e le altre città toscane. Lo studio del lessico si presenta in tal senso come uno strumento di estrema efficacia per far ulteriormente “parlare la fonte, poiché attraverso l’abito linguistico l’anonimo autore cifra, inequivocabilmente, la realtà raccontata.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.