Mediante il codice fluidodinamico KIVA3v è stato simulato il comportamento di un motore monocilindrico per usi stazionari alimentato con un sistema d’iniezione indiretta pilotato in frequenza. Obiettivo dello studio è stato di valutare le discrepanze tra il titolo realizzabile e quello desiderato ed in particolare l’entità delle fluttuazioni di titolo tra un ciclo e l’altro, problemi peculiari di tale sistema d’iniezione e dovuti essenzialmente alla limitazione a poche unità del numero massimo di iniettate per ciclo del motore. Sono stati indagati l’interazione tra spray e parete del condotto di aspirazione, la formazione del film liquido, l’evaporazione del film e delle gocce, la miscelazione tra l’aria e il vapore per diffusione locale e per trasporto convettivo. Sono state simulate differenti lunghezze del condotto di aspirazione e posizionamenti dell’iniettore ed è stata considerata l’ipotesi di adottare materiali porosi o dispositivi mediante i quali incrementare la superficie bagnata del condotto, al fine di ottenere un vantaggioso “effetto spugna” (o “effetto polmone”).

Studio fluidodinamico della formazione della miscela nel condotto di aspirazione di un motore alimentato con iniettore-pompa pilotato in frequenza

FRIGO S;
2005-01-01

Abstract

Mediante il codice fluidodinamico KIVA3v è stato simulato il comportamento di un motore monocilindrico per usi stazionari alimentato con un sistema d’iniezione indiretta pilotato in frequenza. Obiettivo dello studio è stato di valutare le discrepanze tra il titolo realizzabile e quello desiderato ed in particolare l’entità delle fluttuazioni di titolo tra un ciclo e l’altro, problemi peculiari di tale sistema d’iniezione e dovuti essenzialmente alla limitazione a poche unità del numero massimo di iniettate per ciclo del motore. Sono stati indagati l’interazione tra spray e parete del condotto di aspirazione, la formazione del film liquido, l’evaporazione del film e delle gocce, la miscelazione tra l’aria e il vapore per diffusione locale e per trasporto convettivo. Sono state simulate differenti lunghezze del condotto di aspirazione e posizionamenti dell’iniettore ed è stata considerata l’ipotesi di adottare materiali porosi o dispositivi mediante i quali incrementare la superficie bagnata del condotto, al fine di ottenere un vantaggioso “effetto spugna” (o “effetto polmone”).
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