Il contributo ricostruisce il panorama delle teorie più risalenti (che ascrivono alla "lex Valeria Horatia" del 449 a.C. l'assoggettamento della dittatura alla "provocatio ad populum"), di quelle intermedie (che valorizzano la "lex Valeria Corvi" del 300 a.C.), nonché di quelle più recenti (che tendono a procrastinare ulteriormente il momento di operatività della guarentigia contro gli atti del "dictator"), giungendo, infine, a risolvere tale "vexata quaestio" alla luce delle vicende concrete che, sul finire del IV sec. a.C., dovettero rendere evidente come la libertà del dittatore da tale vincolo costituzionale potesse agevolare azioni (anche) contro gli esponenti più conservatori della ceto dirigente, spingendo così inevitabilmente la nuova "nobilitas" ad una parificazione della magistratura straordinaria - sotto questo profilo - agli altri titolari dell'imperium.
Dittatura e "provocatio ad populum"
Procchi FedericoPrimo
2017-01-01
Abstract
Il contributo ricostruisce il panorama delle teorie più risalenti (che ascrivono alla "lex Valeria Horatia" del 449 a.C. l'assoggettamento della dittatura alla "provocatio ad populum"), di quelle intermedie (che valorizzano la "lex Valeria Corvi" del 300 a.C.), nonché di quelle più recenti (che tendono a procrastinare ulteriormente il momento di operatività della guarentigia contro gli atti del "dictator"), giungendo, infine, a risolvere tale "vexata quaestio" alla luce delle vicende concrete che, sul finire del IV sec. a.C., dovettero rendere evidente come la libertà del dittatore da tale vincolo costituzionale potesse agevolare azioni (anche) contro gli esponenti più conservatori della ceto dirigente, spingendo così inevitabilmente la nuova "nobilitas" ad una parificazione della magistratura straordinaria - sotto questo profilo - agli altri titolari dell'imperium.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.